
Harvard fa causa all'amministrazione Trump per il blocco delle iscrizioni degli studenti stranieri. Nell'azione legale l'ateneo spiega che la decisione dell'amministrazione viola il primo emendamento. "Condanniamo" la decisione "illegale e ingiustificata" dell'amministrazione, afferma il presidente di Harvard, Alan Garber, in una nota. L'azione dell'amministrazione "mette a repentaglio il futuro di migliaia di studenti e studiosi di Harvard e serve da monito per innumerevoli altri college in tutto il paese", ha aggiunto Garber.
"Priva di merito"
La portavoce della Casa Bianca, Abigail Jackson, ha definito "priva di merito" la causa presentata dall'università. "Se solo a Harvard importasse altrettanto porre fine al flagello degli agitatori anti-americani, antisemiti e filo-terroristi presenti nel loro campus, non si troverebbe in questa situazione", ha detto Jackson secondo cui "Harvard dovrebbe impiegare il proprio tempo e le proprie risorse per creare un ambiente universitario sicuro, invece di intentare cause prive di merito". Secondo il quotidiano studentesco The Harvard Crimson, il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha dato ieri ad Harvard 72 ore di tempo per consegnare tutta la documentazione disciplinare relativa agli studenti internazionali e registrazioni cartacee, audio o video sull'attività di protesta degli ultimi cinque anni, come condizione per "avere l'opportunità" di riottenere l'autorizzazione a iscrivere studenti stranieri. Il blocco delle iscrizioni e delle ammissioni di nuovi studenti è arrivato a una settimana dalle cerimonia di laurea del prestigioso ateneo del Massachusetts.
