Estero
Green pass, tensioni a Roma
foto shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Diversi scontri tra forze dell’ordine e polizia. In piazza anche a Milano

Un assedio ai palazzi del potere, manovrato dai gruppi dell’ultradestra pronti ad alzare la tensione e iniettare violenza in piazza a meno di una settimana dall’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro.

Si accende con scene che non si vedevano da tempo, la rabbia dei manifestanti in strada contro il certificato verde a Roma e a Milano: nella Capitale sono state diverse le cariche delle forze dell’ordine intervenute per ore con idranti e lacrimogeni, tentando di contenere il corteo non autorizzato e diretto a Palazzo Chigi e Montecitorio. Il bilancio al momento è di tre fermati ed alcuni feriti tra agenti e manifestanti.

Ancora una volta è stata Forza Nuova a montare il dissenso di migliaia di manifestanti, per la maggior parte lavoratori di ogni età arrivati soprattutto dal Nord del Paese. E nel mirino non sono finite soltanto le istituzioni. Con un atto definito di «squadrismo» da diverse forze politiche, un gruppo di persone si è staccato dai manifestanti per assaltare la sede della Cgil, colpevole - hanno urlato ai megafoni dopo aver sfasciato i locali - di non difendere i lavoratori che saranno obbligati a presentare il passaporto verde.

Se a Milano il consueto sit-in del sabato organizzato dal movimento No Pass è diventato un corteo spontaneo che ha mandato in tilt il traffico del centro, a Roma la manifestazione pacifica organizzata nel pomeriggio in piazza del Popolo è rapidamente degenerata. Qui i manifestanti hanno puntato al Parlamento e alla sede della presidenza del Consiglio, dove a pochi metri un cordone delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Bombe carta, oggetti trovati per strada e perfino biciclette e monopattini sono stati lanciati contro gli agenti, che hanno reagito esplodendo lacrimogeni e attivando idranti per disperdere la folla.

Le stesse immagini si sono ripetute per ore, con i manifestanti che battevano in ritirata per poi attaccare su altri fronti per le vie limitrofe in fuga dai blindati che zigzagavano tra cumuli di monopattini elettrici ormai diventati dei rottami.

I frontman del corteo sono stati i leader di Forza Nuova: tra questi, Roberto Fiore e gli esponenti romani Giuliano Castellino e Stefano Schiavulli, circondati da volti incappucciati, saluti romani e simboli della galassia neofascista. Gli attriti anche all’interno del corteo non sono mancati, in molti hanno condannato l’azione dei violenti, alcuni dei quali sono stati fermati dagli agenti, mentre qualche manifestante è stato ferito.

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