Estero
Faceva spacciare il figlio di 9 anni
Foto Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
Una donna gestiva gruppo di giovani spacciatori, tra di loro anche il più piccolo dei suoi figli

Ad Irsina (Matera) coordinava il traffico di droga, facendo spacciare anche diversi minorenni, tra cui i suoi due figli, uno dei quali di 9 anni: Giovanna Battista Gramegna, di 44 anni, è stata arrestata con l’accusa di essere a capo di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, sgominata oggi dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione tra Basilicata e Puglia, coordinata dalle Direzioni distrettuali antimafia di Potenza e Bari. Stamani sono stati eseguiti 21 decreti di fermo di indiziato e sette ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Le indagini sono cominciate nel giugno 2016 (per terminare nello scorso mese di dicembre) dallo spaccio di droga tra minorenni ad Irsina e poi si sono allargate a Gravina in Puglia (Bari): gli investigatori hanno ricostruito un “fiorente traffico di sostanze stupefacenti e soprattutto le sinergie tra il sodalizio criminale lucano e quello pugliese”. Di quest’ultimo fanno parte persone vicine al clan Risoli, attivo nella provincia di Bari. Durante le indagini sono stati sequestrati circa 700 grammi di droga (cocaina, marijuana e hascisc). L’operazione è stata denominata “Coppia di Regine” perché anche a Gravina in Puglia lo spaccio di droga era coordinato da una donna, sottoposta a fermo di indiziato di delitto.

Oltre a Gramegna, le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di Rocco Caprio, di 40 anni, di Gravina in Puglia; Francesco Paolo Piancazzi (47), di Matera; Francesco Mariani (33) di Gravina in Puglia; Saverio Bisaccia (36) di Bari; Saverio Versetto (25) di Gravina in Puglia e Giuseppe Lorusso (29) di Bari.

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