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Energia sotto pressione, l’AIE lancia l’allarme
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Keystone-ats
4 ore fa
L'Agenzia internazionale dell'energia avverte delle tensioni senza precedenti su gas, petrolio e tecnologie, richiedendo una risposta coordinata per garantire la sicurezza energetica.

L’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) denuncia tensioni senza precedenti su gas, petrolio e tecnologie. Di fronte a "pressanti minacce per la sicurezza energetica", l'energia è diventata "questione centrale della sicurezza nazionale", segnala. Cresce la domanda spinta anche da intelligenza artificiale e data center.

Serve una risposta globale

“La sicurezza energetica è diventata una questione centrale di sicurezza nazionale.” Con queste parole, l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) ha lanciato un forte monito nel World Energy Outlook. L’organismo avverte che le tensioni attuali “non hanno precedenti per numero di combustibili e tecnologie coinvolti” e richiedono una risposta coordinata, simile a quella seguita allo shock petrolifero del 1973. Il direttore esecutivo Fatih Birol sottolinea che i governi devono agire con “spirito di cooperazione e visione strategica, bilanciando sicurezza, accessibilità, competitività e obiettivi climatici". Secondo l’AIE, le “minacce pressanti” impongono una maggiore diversificazione delle forniture e un’intensificazione della collaborazione internazionale per garantire stabilità ai sistemi energetici mondiali.

AI e data center fanno impennare la domanda di elettricità

Tra i fattori emergenti, Birol segnala la crescita vertiginosa del consumo energetico legato ai data center e all’intelligenza artificiale. Gli investimenti globali in questi settori potrebbero raggiungere 580 miliardi di dollari entro il 2025, superando i 540 miliardi destinati al petrolio. “È la dimostrazione – afferma Birol – della natura mutevole delle economie moderne"

Nuovi scenari

Lo scenario centrale dell’AIE prevede che petrolio e carbone toccheranno il picco intorno al 2030, mentre la domanda di gas crescerà solo del 10% rispetto ai livelli attuali. Le energie rinnovabili, trainate dal solare fotovoltaico, registreranno la crescita più rapida: entro il 2035, l’80% dell’aumento dei consumi energetici globali sarà concentrato nelle regioni con maggiore irradiazione solare. La relazione segnala inoltre una rinascita del nucleare, con investimenti in aumento sia negli impianti tradizionali sia nei piccoli reattori modulari. Dopo due decenni di stagnazione, la capacità nucleare mondiale è destinata ad aumentare di almeno un terzo entro il 2035.