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È morto Jean-Paul Belmondo
Immagine Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
L’attore francese si è spento all’età di 88 anni

Lutto nel mondo del cinema. Si è spento all’età di 88 anni l’attore francese Jean-Paul Belmondo. Lo ha annunciato il suo legale all’agenzia Afp. Belmondo è morto nella sua casa di Parigi. “Era molto affaticato da qualche tempo. Si è spento serenamente”, ha precisato il legale. Mostro sacro del cinema francese ed europeo, Belmondo ha girato 80 film, lasciando in eredità ruoli indimenticabili.

La carriera di Belmondo
Il suo esordio cinematografico avviene nel 1956 con il cortometraggio “Molière” di Norbert Tildian. Ma il film che lo consacrerà come uno dei maggiori attori francesi presso il pubblico e critica sarà “Fino all’ultimo respito” di Jean-Luc Godard, film da cui nascerà l’immagine di un personaggio scanzonato, malvivente dilettante e simpaticamente truffatore. In “Cartouche” (1962) di Phllippe de Broca interpretò una sorta di Robin Hood alla francese, e con lo stesso regista bissò, e anzi superò questo successo col film avventuroso-satirico “L’uomo di Rio” (1963).

Pur essendo scettico nei confronti del cinema impegnato, Belmondo accettò ugualmente di lavorare con registi difficili che lo avevano visto nascere cinematograficamente: interpretò “Il bandito delle 11” di Godard, “Il ladro di Parigi” (1967) di Malle, “La mia droga si chiama Julie” (1969) di Truffaut, “Trappola per un lupo” (1972) di Chabrol e “Stavisky” (1974) di Resnais.

“La ciociara” (1960) con Sophia Loren, “La donna è donna” (1961), “Cartouche” (1961), “Lo spione” (1962), “Caccia al maschio” (1964), “Borsalino” (1970), “Il clan dei marsigliesi (1972) e “L’incorreggibile” (1975) sono tutte pellicole che gli procurarono grande popolarità fra il pubblico e riconoscimenti importanti dalle autorità, come il Cèsar per “Una vita non basta” (1988) e la Legion d’Onore. Tra i suoi ultimi lavori “Amazzonia” (2000), la storia di un francese che invecchia e decide di ritirarsi dove è più fitta la foresta amazzonica.

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