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Donna accoltellata a Milano, "Da anni la città più insicura d'Italia"
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Ats
un mese fa
La politica lombarda prende posizione dopo l'accoltellamento di una donna in una zona centrale della Città.

Preoccupa tutti la sicurezza a Milano dopo l'accoltellamento avvenuto questa mattina di Anna Laura Valsecchi, che stava andando al lavoro a Finlombarda in piazza Gae Aulenti, zona centrale e trafficata della città. Una delle zone rosse istituite dal prefetto, dove però solitamente i problemi sono alla sera quando si accende la movida, fra risse e microcriminalità, mentre di giorno passano pendolari che vanno al lavoro, turisti che vogliono ammirare i grattacieli e chi vuole andare al parco attrezzato della biblioteca degli alberi.

"Milano è da anni la città più insicura d'Italia"

Su quanto successo, sono intervenuti anche il governatore Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala con il primo che ha parlato di una "grave aggressione" e il secondo di una "violenza inaccettabile". Ma se entrambi hanno evitato polemiche nelle dichiarazioni ufficiali, portando vicinanza e solidarietà alla quarantatreenne ferita alla schiena, non altrettanto hanno fatto i loro schieramenti politici, che hanno anche citato l'indice della Criminalità del Sole 24 Ore, secondo cui l'area metropolitana di Milano è quella con il maggior numero di delitti denunciati (in media 618 al giorno), nonostante siano in diminuzione del 2% rispetto allo scorso anno. "Milano è da anni la città più insicura d'Italia, e la responsabilità politica è tutta di chi, come il Sindaco, ha negato per anni la problematica e ultimamente ha deciso di trattenere per sé le deleghe alla sicurezza senza però esercitarle" accusa il capogruppo della lega a Palazzo Marino Simone Piscina.

"La sicurezza deve essere la priorità"

Il deputato ed ex vicesindaco Riccardo De Corato chiede di schierare con un presidio 24 ore al giorno i militari di strade sicure nel "triangolo delle Bermude" che va da Corso Como a via de Tocqueville a Gae Aulenti, aree appunto della movida vicino alla stazione di porta Garibaldi. E anche il consigliere di Azione Daniele Nahum, quindi non un esponente dell'opposizione di centrodestra, domanda al sindaco di lasciare le deleghe e "nominare un assessore alla Sicurezza che se ne occupi a tempo pieno". "Da tempo chiediamo all'amministrazione Sala un cambio di passo, la sicurezza deve essere la priorità, non uno slogan" aggiunge per Noi Moderati Mariastella Gelmini.

"Milano merita di tornare una città vivibile e sicura"

Scambio di accuse a suon di numeri fra il senatore di Fdi Sandro Sisler e il capogruppo Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. Secondo Sisler infatti "il governo ha fatto la propria parte inviando più di mille uomini delle forze dell'ordine e rafforzando i controlli nelle stazioni" ma tocca al Comune, dopo le sue "politiche fallimentari in materia di sicurezza" prendere una posizione netta e dei provvedimenti seri" perché "Milano merita di tornare una città vivibile e sicura". Majorino chiede invece che "il governo invii a Milano i cinquecento agenti in più promessi da tre anni", il Parlamento lavori su leggi "per contrastare la circolazione di armi" e si potenzino i servizi preventivi ma soprattutto propone "che si faccia un patto più serio a Milano tra le diverse istituzioni in materia di sicurezza". "Tutto questo va fatto, con un'azione su più fronti, per scongiurare eventi inaccettabili come quello di stamattina. Sulla sicurezza ci vorrebbe un'azione bipartisan" che per ora non sembra vicina.