In Messico, sei persone hanno perso la vita nella città rurale di Otumba, nei pressi della capitale, a causa del crollo di un tunnel clandestino utilizzato per estrarre il 'huachicol', ovvero il carburante sottratto illegalmente dagli oleodotti della statale petrolifera Pemex.

L'allarme è scattato quando le campane della chiesa hanno iniziato a suonare e una donna, con un megafono, ha chiesto aiuto per salvare sei vicini rimasti intrappolati in una voragine che si apriva da un'abitazione. Oltre un centinaio di persone si sono offerte volontarie per assistere e partecipare alle operazioni di soccorso nel tunnel. Sebbene i servizi di emergenza fossero stati allertati del crollo in un terreno agricolo, al loro arrivo - insieme alla polizia - sono stati bloccati dai residenti, intenzionati a gestire in maniera autonoma la situazione.

La comunità locale, invocando le proprie tradizioni e i loro usi e costumi (consuetudini in uso nelle città con popolazioni indigene), ha inizialmente rifiutato di far trasferire i corpi al medico legale per le autopsie, volendo occuparsi personalmente della sepoltura. Dopo ore di discussione con le autorità, gli abitanti hanno infine accettato di consegnare i corpi alla Procura per consentire l’apertura di un’indagine ufficiale. Il tunnel illegale è stato successivamente sigillato.