Estero
Contractor Usa ucciso in Ucraina
Redazione
3 anni fa

Era un ex marine, aveva 22 anni, una figlia di soli sette mesi e la convinzione che doveva combattere al fronte con gli ucraini per evitare che la guerra si allargasse. Willy Joseph Cancel è il primo contractor americano a morire in Ucraina, dei tanti partiti dopo l’invasione della Russia.

Un esercito nell’esercito formato da migliaia di veterani da tutto il mondo disposti a sacrificare la loro vita per la causa di Kiev. In questi giorni è stato ucciso anche l’ex militare britannico Scott Sibley, mentre due volontari del Regno Unito, impegnati in operazioni di assistenza umanitaria alla popolazione, sono stati catturati dai soldati russi con l’accusa di essere spie.

Willy, originario del Tennessee, lavorava per una società di contractor che poi gli ha offerto di partire per l’Ucraina. E’ stato ucciso lunedì, ma non è chiaro su quale dei tanti fronti di guerra si trovasse o come ha trovato la morte. La madre ha raccontato che il figlio combatteva in un gruppo di soldati che “arrivavano da tutto il mondo”.

Secondo l’esercito ucraino, che ha persino creato un’unità speciale chiamata la ‘Legione internazionale’, sono oltre 20.000 i foreign fighter arrivati da oltre 50 Paesi per combattere nella guerra contro la Russia. Di questi, almeno 3.000 sono americani. Si tratta soprattutto di veterani, ex membri delle forze armate. Alcuni avevano già combattuto in Ucraina nel 2014. Ma ci sono anche cittadini comuni, soprattutto giovani attorno ai 20 anni.

Gli Stati Uniti non vietano agli americani di unirsi ad eserciti stranieri, a patto naturalmente che non siano ancora arruolati in patria, ma sia il dipartimento di Stato che il Pentagono hanno scoraggiato sin dall’inizio del conflitto iniziative così pericolose.

Il dipartimento di Stato ha ribadito l’appello a tutti gli americani a non recarsi in Ucraina o a lasciare il Paese il prima possibile. All’inizio di marzo un cittadino Usa era stato ucciso, il 67enne James Whitney Hill, che viveva e lavorava in Ucraina da 25 anni con la moglie.

Gli stranieri che ogni giorno rischiano la vita per aiutare l’Ucraina non solo solo ex soldati. Due volontari britannici, che forniscono assistenza umanitaria alla popolazione ucraina, sono stati catturati dall’esercito russo a un posto di blocco vicino alla città di Zaporizhzhia con l’accusa di essere ‘spie’.

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