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Colombia, spari contro un candidato alle presidenziali
© Archivio Shutterstock
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Keystone-ats
3 ore fa
Miguel Uribe, senatore di destra e candidato alle presidenziali 2026, è in condizioni critiche dopo che è stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco durante un comizio elettorale a Bogotà.

Il senatore di destra e candidato alle presidenziali colombiane del maggio 2026 Miguel Uribe è rimasto ferito dopo essere stato attinto da colpi d'arma da fuoco a Bogotá. Lo riportano numerosi media locali, mentre il governo parla di un "attacco".

Attentato durante un comizio elettorale

Uribe, 39 anni, è stato attinto da tre colpi d'arma da fuoco, due alla testa e uno al ginocchio, riferiscono i sanitari giunti sul posto dopo l'attentato durante un comizio elettorale. L'uomo è ora in condizioni critiche e, secondo il sindaco di Bogotá Carlos Galán, è stato "operato d'urgenza" mentre l'"attentatore è stato interrogato" dopo essere stato tratto in arresto.

Il video sui social

In un video pubblicato sui social si vede il candidato che sta tenendo un comizio quando si sentono le esplosioni di numerosi colpi d'arma da fuoco diretti verso il politico. Altre immagini, poi, mostrano Uribe, ormai privo di sensi e sanguinante, poggiato su un'auto bianca mentre alcuni collaboratori tentano di portarlo verso i soccorsi medici.

La condanna del presidente

Il governo del presidente di sinistra Gustavo Petro ha condannato "categoricamente ed energicamente l'attentato". "Questo è un atto di violenza non solo contro l'integrità fisica del senatore - ha scritto la presidenza in una nota - ma contro la democrazia, la libertà di pensiero e l'esercizio legittimo della politica in Colombia".

La posizione degli USA

Mentre il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha condannato il tentato omicidio affermando che "questa è una minaccia alla democrazia e il risultato della violenta retorica della sinistra proveniente dai più alti livelli del governo colombiano". Rivolgendosi a Petro, Rubio ha chiesto di "attenuare la retorica incendiaria e proteggere i funzionari colombiani".