
La chiusura dello spazio aereo russo ad alcune compagnie aeree internazionali, comprese molte europee, ha obbligato alcuni vettori a trovare strade alternative. Lo riferisce la Cnn. Del resto per alcuni voli, come quelli che collegano l’Europa al Sud Est asiatico, evitare il cielo sopra la Russia è particolarmente problematico, trattandosi del paese più vasto al mondo e che si trova proprio in mezzo alla tratta. Un esempio pratico è il volo Finnair da Helsinki a Tokyo: prima dell’invasione dell’Ucraina gli aerei della compagnia di bandiera finlandese poco dopo il decollo viravano nel vicino spazio aereo russo per poi sorvolare la Cina non lontano dalla frontiera settentrionale con la Mongolia, quindi proseguire per mille miglia prima di entrare nuovamente nello spazio aereo russo, a nord di Vladivostok. Poi attraverso il mar del Giappone prima di cominciare la discesa verso l’aeroporto di Narita: in tutto circa 5mila miglia di viaggio. Ma l’ultimo volo che ha percorso questa tratta risale al 26 febbraio. Il giorno dopo la Russia ha chiuso il suo spazio aereo alla Finlandia. E allora l’unica soluzione era volare sul Polo Nord.
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