
Ha ammesso la propria colpevolezza Paul Doyle, il 53enne piccolo imprenditore britannico ed ex militare dei reparti speciali alla sbarra per aver investito a maggio a Liverpool, alla guida della sua Ford Galaxy, decine di persone. Si trattava di tifosi e famiglie reduci dalle celebrazioni della parata della vittoria dei 'Reds', freschi trionfatori della Premier League di calcio inglese.
Feriti oltre 130 passanti
L'uomo, il cui gesto aveva causato il ferimento di oltre 130 passanti, tra cui diversi ragazzi e bambini, è ricomparso oggi davanti alla Liverpool Crown Court, dopo che essersi dichiarato non colpevole a settembre, e ha cambiato versione ammettendo al contrario le sue responsabilità, fra le lacrime, dopo aver "riflettuto" sugli elementi di accusa e sulle perizie mediche emersi in questi mesi. In un primo tempo, la linea difensiva era stata quella di tentare di ridimensionare l'accaduto a una sorta d'incidente stradale. Polizia e pubblici ministeri gli imputano invece fin dal principio d'aver compiuto un'azione evidentemente deliberata - utilizzando il veicolo come "un'arma", probabilmente in un raptus di collera - pur in assenza di qualsiasi ipotesi di movente terroristico.
