
Stanno facendo molto discutere in Portogallo i dati Eurostat, il più autorevole ufficio statistico europeo, sull'eccesso di mortalità nella zona Ue, divulgati mercoledì 17 agosto. Stando ai dati, a giugno il tasso di eccesso di mortalità era del 23,9%, ovvero quasi quattro volte superiore alla media europea, la quale si attesta al 6,2%. I portoghesi si ritrovano così per il quinto mese consecutivo in testa alla classifica (la Spagna è al secondo posto con il 16,7%). Nel resto d'Europa, infatti, la percentuale di decessi aggiuntivi rispetto alla mortalità media che si registrava fino all'esplosione della pandemia da Covid-19, è in fase calante.
Attenzione alle cifre
Parte della comunità scientifica invita tuttavia a fare una lettura incrociata dei dati prima di cedere agli allarmismi. Il matematico Carlos Antunes dell'Università di Lisbona, per esempio, ha dichiarato all'agenzia Lusa come la mortalità in Portogallo aumenti gradualmente dal 2009 a causa dell'invecchiamento della popolazione.
Inefficienza del Servizio sanitario nazionale e povertà energetica
Inevitabile, tuttavia, il dito puntato di molti (a cominciare dal mondo della politica, con il partito di estrema destra, Chega, il quale ha chiesto un'interrogazione parlamentare) contro l'inefficienza del Servizio sanitario nazionale, finito spesso in prima pagina proprio quest'estate a causa dei reparti di emergenza ospedaliera chiusi per mancanza di personale. Riemerge anche l'annosa questione della povertà energetica dei portoghesi, in quanto i decessi aumentano in concomitanza con i picchi di freddo o di calore.