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“Afghanistan, pessimo accordo di Trump”
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Il segretario di Stato americano accusa l’amministrazione precedente nella sua testimonianza alla Camera sull’Afghanistan. Ha però dichiarato che le capacità di Al-Qaida nella regione sono state “significativamente degradate”

Al-Qaida è stata “significativamente degradata” dalla guerra Usa in Afghanistan e ha perso la capacità di pianificare e condurre operazioni esterne: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken nella sua testimonianza alla Camera sull’Afghanistan, difendendo l’operato dell’amministrazione Biden e ribadendo che era “il momento di terminare la più lunga guerra americana” perché “non c’era alcuna prova che continuarla avrebbe aiutato gli afghani”.

Attacco agli accordi di Trump
Nella sua audizione Blinken ha attaccato Donald Trump per la gestione dell’accordo con i talebani, sostenendo che sotto la sua presidenza gli studenti coranici si impossessarono di aree remote, strade ed altre infrastrutture del Paese. “A gennaio 2021 i talebani erano nella posizione militare più forte dagli attacchi dell’11 settembre” e gli Usa “avevano il contingente più piccolo di truppe”, ha accusato.

“Trump rilasciò 5’000 talebani”
Blinken ha poi ricordato che Trump acconsentì al rilascio di 5000 talebani, comandanti compresi. Da lui e dalla sua amministrazione, ha aggiunto, “abbiamo ereditato una deadline, non un piano per il ritiro”. Il segretario di stato ha anche riferito che quando Biden si insediò il programma per i Siv, i visti speciali di immigrazione per gli afghani alleati, era “fondamentalmente in stallo”.

Nuovi aiuti e rimpatri
Blinken, che ha confermato lo stanziamento degli Stati Uniti di altri 64 milioni di dollari per nuovi aiuti agli afghani, ha dichiarato che gli Usa riterranno i talebani responsabili della prevenzione di attacchi terroristici dal loro Paese. “Questo non significa che ci fideremo di loro”, ha precisato. Il segretario di stato Usa ha poi assicurato che gli Stati Uniti continuano gli “sforzi incessanti” per salvare ed evacuare i cittadini americani e gli afghani alleati che vogliono lasciare il Paese. Gli Usa - ha detto Blinken - sono in contatti con “circa 100 americani” che vogliano lasciare l’Afghanistan.

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