
Un aereo di linea della compagnia Air India diretto a Londra-Gatwick è precipitato subito dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad, nel Gujarat, ed è caduto su un'area residenziale. In un primo momento la polizia aveva dichiarato che non risultato superstiti tra le 242 persone a bordo, ma in seguito è stata confermata la presenza di un sopravvissuto. Stando ai media locali, un passeggero, seduto al posto 11A, risulta essere stato soccorso miracolosamente ancora in vita e portato in ospedale. Si chiama Vishwash Kumar Ramesh ed è un cittadino britannico. Non sono chiare al momento le sue condizioni, né le prospettive di sopravvivenza. Nel frattempo, è salita a oltre 300 la stima dei morti complessivi. Lo riferisce Sky News Uk, sulla base di calcoli di fonti locali che sommano il totale delle vittime a bordo del velivolo e oltre una sessantina a terra. Altri media britannici, come il Guardian, si fermano attorno a quota 290. Il passeggero sopravvissuto, risulta essere al momento l'unico superstite fra coloro che erano a bordo.
Chi era a bordo
Il volo AI 171, un Boeing 787-8 Dreamliner, partito alle 13.39 (le 10.39 in Svizzera) dall'aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel, trasportava 230 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio, fa sapere Air India, citata da India Today. I passeggeri, informa l'aviolinea, risultano essere 169 cittadini indiani, 53 britannici, sette portoghesi e un canadese. In un post su X, la compagnia aerea ha dichiarato: "Il volo AI171, operante sulla tratta Ahmedabad-Londra Gatwick, è stato coinvolto in un incidente oggi, 12 giugno 2025. Al momento stiamo verificando i dettagli e condivideremo ulteriori aggiornamenti il prima possibile su airindia.com e sul nostro account X". Il presidente della compagnia aerea, Natarajan Chandrasekaran, ha espresso sul suo profilo X "profondo cordoglio" per quello che ha definito "un tragico incidente". Si tratta del primo incidente per un Boeing 787 Dreamliner. Lo riportano alcuni media americani. Il velivolo era stato consegnato ad Air India nel 2014, secondo FlightRadar24.
Già individuati i resti di 204 persone
I servizi di soccorso indiani già individuato i resti di oltre 200 persone. Lo riferisce la polizia locale dando conferma per ora di "204 morti" accertati, mentre gli accertamenti proseguono. La stessa polizia ritiene che vi siano alcune vittime anche a terra.
Centrato un dormitorio di medici
Nelle immagini delle TV indiane si vede un pezzo della carlinga ancora in fiamme, almeno un edificio annerito dal fuoco e macerie varie sul terreno. Un funzionario della polizia locale impegnato nei soccorsi ha riferito all'agenzia indiana Ani che il Boeing 787 ha centrato un "dormitorio di medici", uno degli edifici del college medico BJ. I media indiani e la BBC descrivono scene frenetiche, in un panorama infernale, di soccorritori e persone comuni che si aggirano fra i resti dell'aereo e fra gli edifici colpiti per cercare di salvare "quante più vite umani possibile". Numerose ambulanze sono state viste muoversi, mentre le strade dei dintorni sono state chiuse al traffico e colonne di fumo restano visibili a distanza.
Proclamato lo stato di emergenza
Lo stato di emergenza è stato proclamato dal governo locale dello Stato federato del Gujarat, di cui Ahmedabad - città con 3 milioni e mezzo di abitanti - è il capoluogo, e confermato da quello centrale di New Delhi. L'aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel di Ahmedabad, chiuso subito dopo l'incidente, è stato riaperto. "I protocolli di sicurezza sono stati osservati con la massima cura", ha affermato un portavoce del ministero dell'aviazione di New Delhi, citato dalla BBC, precisando che i decolli e gli arrivi sono stati nuovamente autorizzati dalla 16.05 locali, circa tre ore dopo l'incidente. Il premier indiano Narendra Modi ha fatto sapere di essere in contatto con il ministro dell'Aviazione civile, Rammohan Naidu, dal primo momento in cui si è appresa la notizia della tragedia e ha dato indicazioni per assicurare il massimo degli sforzi necessari per le operazioni di soccorso.
Il segnale perso dopo il decollo
Secondo quanto riportato da Flight Radar su X, il volo era programmato per partire alle 09:50 ora locale e atterrare alle 18:25 nel Regno Unito. Il segnale è stato perso alle 10:08, a 625 piedi di altitudine, meno di un minuto dopo il decollo, indica il sito di tracciamento aereo.
Sarmer: "I miei pensieri ai famigliari delle vittime"
Nello scalo londinese di Gatwick, dove l'aereo sarebbe dovuto arrivare nel tardo pomeriggio, si respira intanto un clima di angoscia fra gli addetti. Non si vedono al momento familiari di passeggeri coinvolti presenti, mentre sono accorsi diversi giornalisti e troupe televisive. Il primo ministro britannico Keir Sarmer nel frattempo ha espresso il suo cordoglio: "le scene che emergono dell'aereo precipitato nella città indiana di Ahmedabad con tanti cittadini britannici a bordo sono devastanti". "Vengo aggiornato sugli sviluppi della situazione costantemente e i miei pensieri vanno ai passeggeri e alle loro famiglie in momenti di profonda angoscia", ha scritto il premier.
Informato anche Buckingham Palace
Buckingham Palace ha intanto fatto sapere che anche re Carlo III è stato informato in veste di capo dello Stato del Regno Unito, e riceve aggiornamenti sull'incidente. Il sovrano ha uno stretto legame con l'India, dove ha compiuto numerosi viaggi inclusa una recente vacanza in un centro benessere con la regina Camilla compiuta qualche mese fa, anche in veste di presidente d'onore del Commonwealth, organismo nato dalle ceneri del defunto Impero britannico di cui il colosso del subcontinente è membro.
Il DFAE: "Nessuna informazione su svizzeri"
Per il momento, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non ha informazioni sull'eventuale presenza di cittadini svizzeri a bordo dell'aereo precipitato oggi in India. Il DFAE ha presentato le proprie condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime dell'incidente aereo in India. La Svizzera è stata "profondamente rattristata" nell'apprendere dell'incidente, ha scritto il dipartimento sulla Piattaforma X. "Il DFAE non dispone al momento di informazioni sulla presenza di cittadini svizzeri", ha dichiarato a Keystone-ATS. "Le rappresentanze svizzere a Mumbai, Nuova Delhi e Londra sono in contatto con le autorità competenti. Sono in corso chiarimenti", ha aggiunto.