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Addio a Carla Fracci
Immagine Wikimedia
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Redazione
3 anni fa
La regina della danza italiana si è spenta all’età di 84 anni nella sua Milano. Da tempo lottava contro un tumore

La regina della danza italiana Carla Fracci si è spenta all’età di 84 anni nella sua Milano. L’étoile della Scala da tempo lottava contro un tumore. Con il suo talento ha conquistato i teatri più importanti del mondo fino ad essere eletta nel 1981 “prima ballerina assoluta” dal New York Times.

Gli inizi
Nata il 20 agosto del 1936, figlia di un tramviere, Fracci comincia a danzare a 10 anni alla scuola della Scala di Milano e ha tra i maestri Vera Volkova, diplomandosi nel 1954 e diventando, seguiti alcuni stage internazionali, prima ballerina tre anni dopo. L’inizio avvenne quasi per caso, su suggerimento di una coppia di amici dei genitori, che avevano un parente orchestrale alla Scala. “All’inizio - raccontava in occasione del suo ottantesimo compleanno - non capivo il senso degli esercizi ripetuti, del sacrificio, dell’impegno totale mentale e fisico sino al dito mignolo” riferendosi al giorno in cui, affascinata dalla danza di Margot Fonteyn, vide in una pausa il coreografo avvicinarsi e correggerle la posizione appunto del dito mignolo.

Le varie compagnie straniere
Fino agli anni ‘70 danza con varie compagnie straniere, dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet, è stata dal 1967 artista ospite dell’American Ballet Theatre. Dagli anni ‘80 dirige il corpo di ballo del San Carlo, poi dell’Arena di Verona, infine dell’Opera di Roma, dove è rimasta sino al 2010, fedele anche alla amata attività didattica, di attenzione alle giovani leve.

Le sue grandi interpretazioni
La sua notorietà artistica si lega principalmente alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e soprattutto Giselle, cui ha dato una moderna impronta personale, con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù, danzandola con compagni di gran fama, anche se è quella con Erik Bruhn a essere rimasta indimenticabile, tanto che nel 1969 ne venne realizzato un film. Al suo fianco grandi partner sono stati Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi.

Sempre legata a Milano
Alla Scala è rimasta (con qualche alto e basso) sempre legata, tanto che il 28 e 29 gennaio scorso aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto Giselle andata in streaming sui profili della Scala e disponibile anche su Raiplay.

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