Live Crisi in Medio Oriente
Netanyahu: "Non mi serve un via libera per colpire i nemici di Israele"
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Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
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Netanyahu: "Non mi serve un via libera per colpire i nemici di Israele"
Lo ha detto durante una riunione di gabinetto.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di non aver bisogno di alcun via libera per colpire i nemici di Israele, che è uno "Stato indipendente". "La nostra politica di sicurezza è nelle nostre mani", ha detto durante una riunione di gabinetto, prima di aggiungere: "Rispondiamo a nostra discrezione agli attacchi, come abbiamo visto in Libano e più recentemente a Gaza". Netanyahu ha parlato dopo una settimana in cui ha ricevuto visite da una serie di alti funzionari statunitensi che cercavano di consolidare il cessate il fuoco in vigore a Gaza dal 10 ottobre.

20 ore fa
Il PS si spacca su Gaza
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Durante il Congresso del partito, tenutosi oggi a Sursee (LU), si è parlato della guerra a Gaza e della crescente brutalizzazione della politica e della società. Due diverse risoluzioni su Gaza sono state approvate senza unanimità, e l'uso del termine Genocidio ha acceso le tensioni.

Il tema di Gaza ha suscitato discussioni già prima del congresso. Da un lato c'è stata la manifestazione pro Palestina a Berna, caratterizzata da eccessi di violenza, alla quale aveva aderito anche la Gioventù Socialista, e dall'altro una risoluzione della direzione del partito su Gaza è stata criticata perché considerata unilateralmente filopalestinese. I critici hanno presentato oggi una seconda risoluzione che pone l'accento sul processo di pace. Su richiesta della direzione del partito, il congresso ha approvato entrambi i documenti. Tuttavia, non c'è stata unanimità.

Discussione sul concetto (e termine) Genocidio

La risoluzione della direzione del partito condanna "il genocidio perpetrato da Israele". Il copresidente del PS Cédric Wermuth (AG) ha motivato tale definizione sostenendo che Israele ha privato i palestinesi di Gaza dei loro mezzi di sussistenza. Non tutti però si sono dichiarati d'accordo. È presuntuoso da parte della presidenza del PS esprimere una condanna del genere, è stato detto. Inoltre, il partito applica una responsabilità collettiva, perché parla di Israele e non dell'attuale governo. Altri, invece, hanno affermato che anche i crimini di Israele devono essere denunciati. Il Consiglio federale è stato ripetutamente criticato per essere stato troppo passivo nei confronti di Israele. Già nel suo discorso di apertura, la copresidente del PS Mattea Meyer (ZH) si era espressa sul tema di Gaza. Non è mai legittimo solidarizzare con le persone sbagliate. L'antisemitismo e l'esaltazione di Hamas non hanno posto nel PS, così come il razzismo anti-musulmano, ha affermato.

21 ore fa
Accolta in Ticino la prima ragazza da Gaza. Banchini-Fersini: "L'umanità non ha una lingua"
Stanchi, impauriti e spaesati: sono atterrati così ieri a Lugano-Agno la ragazza di 15 anni proveniente da Gaza, subito ricoverata al San Giovanni, insieme alla mamma e i suoi cinque accolti in una struttura della Croce Rossa. Un’azione umanitaria coordinata dalla Confederazione e dal Cantone Ticino, che garantisce accoglienza e protezione con una procedura ordinaria di asilo.

Partiti dalla Giordania, dopo una fuga da Gaza, sono atterrati ieri all’aeroporto di Lugano-Agno, dopo un viaggio lungo e complesso. A toccare terra ticinese sono stati una ragazza di 15 anni, subito ricoverata all’Istituto pediatrico della Svizzera italiana, la sua mamma e cinque fratellini. Ad accoglierli, la SEM, i rappresentati del cantone e la Croce Rossa. “Sono arrivati stanchi e molto spaventati. Abbiamo cercato di accoglierli a braccia aperte, per esempio con dei peluche da regalare loro”, ci ha detto la direttrice e capo Area Migrazione della CRSS Debora Banchini-Fersini. “È stato un momento molto emozionante”, ci dice dal canto suo il capo dell’Ufficio richiedenti l’asilo e dei rifugiati Renzo Zanini. “Si vedeva chiaramente che sono delle persone che arrivano da un mondo completamente diverso”.

Disponibilità ticinese

“La famiglia ha depositato una domanda d'asilo già sull'aereo della Rega, arrivando in Svizzera”, ci spiega Zanini. “La SEM ha infatti predisposto una procedura semplificata”. Le persone sono ora attribuite al Canton Ticino, quindi la fase di evacuazione è terminata. “Potrà quindi beneficiare della presa a carico ordinaria come tutti i richiedenti l'asilo attribuiti al Cantone”.

Questione di umanità

Un arrivo che è una questione anche di umanità. “Abbiamo dato un primo momento per conoscerci e per fargli anche acquisire un minimo di fiducia”. Ma come comunicare con loro? “C’è un interprete di Medici Senza Frontiere che ha viaggiato con loro, ma ci sono momenti in cui dobbiamo arrangiarci. Loro, infatti, parlano quasi principalmente arabo, ma l’umanità non ha una lingua. Ci siamo capiti bene. L'obiettivo era di farli sentire al sicuro”. Per aiutarli a tornare al più presto alla normalità, i cinque fratellini verranno introdotti a scuola nei prossimi giorni, per poi passare a una frequenza regolare. “Questo per dar loro una routine che gli permetta di farsi nuovi amici e apprendere la nostra lingua. Ma soprattutto, sentirsi in una nuova casa”. Al momento non è ancora noto se in Ticino arriveranno altri piccoli pazienti palestinesi dei 13 previsti.

3 giorni fa
Incontro Hamas-Fatah al Cairo sul futuro di Gaza
Lo rende noto la tv egiziana.

Delegazioni di Hamas e al Fatah, il partito del presidente dell'Anp Abu Mazen, si incontrano al Cairo per discutere del dopo guerra a Gaza. Lo rende noto la tv egiziana. Le delegazioni delle due fazioni palestinesi rivali si stanno incontrando "per discutere della situazione nazionale generale e degli accordi postbellici", ha affermato l'emittente egiziana Al-Qahera News, vicina all'intelligence egiziana.

3 giorni fa
Vance, Hamas sarà disarmato dalla forza internazionale
Il vicepresidente americano si trova in Israele e ha parlato di chi assumerà la guida in Palestina.

Il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che sarà una forza di sicurezza internazionale, ancora da costituire, ad assumere la guida del disarmo di Hamas, una delle questioni più spinose per il raggiungimento di una pace duratura a Gaza. Vance ha parlato da Israele, al termine di una visita volta a consolidare un fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas. In un discorso ai giornalisti, Vance ha avvertito che il compito di disarmare Hamas - obiettivo cui il gruppo militante si oppone da tempo - "richiederà del tempo e dipenderà molto dalla composizione di tale forza".

3 giorni fa
"Per ricostruire la sanità a Gaza serviranno 7 miliardi"
Il flusso di aiuti è aumentato dalla tregua, ma è ancora solo una frazione di ciò che è necessario, sostiene l'Oms.

Il costo totale della ricostruzione del sistema sanitario a Gaza necessiterà almeno di 7 miliardi di dollari. Lo ha affermato oggi a Ginevra il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. I bisogni a Gaza - ha detto in un briefing per la stampa - sono immensi, con più di 170 mila persone ferite. Inoltre, "la fame e le malattie non si sono fermate e la vita dei bambini è ancora a rischio". Le domande sul sistema sanitario sono enormi, ma "parti significative sono state distrutte o gravemente degradate, non ci sono ospedali pienamente funzionanti a Gaza e solo 14 su 36 funzionano, ci sono carenze critiche di azioni essenziali, attrezzature e operatori sanitari".

Dalle immediate esigenze alla ricostruzione a lungo termine

L'Oms - ha aggiunto - si sta concentrando sulla risposta alle attuali esigenze sanitarie, ma anche per pianificare la ricostruzione a lungo termine del sistema sanitario di Gaza. A breve termine il piano di 60 giorni richiede 45.000.000 di dollari, ma il costo totale per la ricostruzione del sistema sanitario sarà di almeno 7 miliardi di dollari, ha detto Tedros. Da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore, l'Oms ha inviato più forniture mediche agli ospedali, schierato ulteriori team medici di emergenza e intensificato le evacuazioni mediche. Il flusso di aiuti è aumentato, ma è ancora solo una frazione di ciò che è necessario, ha ammonito ribadendo l'appello per l'apertura di tutti i valichi di accesso.

3 giorni fa
Oms: situazione Gaza catastrofica, nessun miglioramento dalla tregua
Secondo l'organizzazione non c'è abbastanza cibo e la fame è ancora presente.

Gli aiuti umanitari che arrivano nella Striscia di Gaza sono "insufficienti" e non hanno permesso un miglioramento della situazione in questo territorio palestinese afflitto dalla carestia: lo ha affermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "La fame è ancora presente perché non c'è abbastanza cibo" che entra nella Striscia di Gaza dall'entrata in vigore del cessate il fuoco e "la situazione rimane catastrofica", ha dichiarato ai giornalisti il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

3 giorni fa
Trump, probabilmente Abu Mazen non guiderà Gaza nel dopoguerra
Lo ha dichiarato il presidente americano in un'intervista al Time. "Al momento i palestinesi non hanno un leader".

Abu Mazen "probabilmente" non sarà alla guida di una nuova Autorità Palestinese che governi Gaza nel dopoguerra. Lo ha detto Donald Trump in una intervista al Time. "Beh, mi sono sempre trovato bene con lui. L'ho sempre trovato ragionevole, ma probabilmente non lo sarà", ha risposto il presidente americano. "Tuttavia - ha aggiunto - l'ho sempre trovato una persona con cui si può parlare. Avete visto come mi si è avvicinato, non poteva essere più cordiale. Quindi dovrei davvero valutare la situazione. È un po' presto per dare un'opinione, ma a un certo punto la darò. So che gli piacerebbe esserlo, ma mi ha detto che abbiamo fatto qualcosa che lui non credeva possibile. E, ancora una volta, la cosa più importante è che abbiamo indebolito gravemente l'Iran, al punto che non è più rispettato".

Palestinesi senza guida

Trump ha quindi affermato che al momento i palestinesi sono senza guida. 'Non hanno un leader, almeno non uno visibile, e in realtà non ne vogliono uno, perché tutti quelli che hanno avuto sono stati uccisi. Non è un lavoro appetibile", ha detto, prima di rispondere alla domanda su Marwan Barghouti, considerato da molti come la figura che potrebbe unire i palestinesi dietro una soluzione a due stati.

3 giorni fa
Netanyahu: "Stop ai progetti sull'annessione della Cisgiordania"
Lo stop sarebbe valido fino a nuovo avviso.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato al governo israeliano di non fare avanzare i progetti di legge per l'annessione parziale o totale della Cisgiordania fino a nuovo avviso. Lo riporta Haaretz dopo lo stop arrivato dagli Usa dopo il voto preliminare ieri alla Knesset. L'ufficio del premier israeliano ha ritenuto che il voto preliminare di ieri si tratti di una "deliberata provocazione politica da parte dell'opposizione per seminare discordia durante la visita del vicepresidente JD Vance in Israele". L'ufficio del primo ministro ha affermato che "i due progetti di legge sono stati sponsorizzati da membri dell'opposizione della Knesset" e che i parlamentari del Likud e dei "partiti religiosi", definiti "i principali membri della coalizione", non hanno votato a favore dei progetti di legge, ad eccezione del parlamentare Yuli Edelstein. La dichiarazione ha definito Edelstein un "membro scontento del Likud, recentemente licenziato dalla presidenza di una commissione della Knesset". In precedenza il presidente statunitense Donald Trump aveva affermato - in un'intervista al Time - che Israele non annetterà la Cisgiordania "perchè ho dato la mia parola ai paesi arabi". "Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse", aveva avvertito.

3 giorni fa
La Svizzera stanzia due milioni per l'aiuto umanitario a Gaza
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Lo ha annunciato oggi il consigliere federale Ignazio Cassis all'indomani del suo incontro con il suo omologo giordano avvenuto ieri sera.

La Svizzera stanzia due milioni di franchi per gli aiuti umanitari a Gaza, nuovamente possibili dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco. Lo ha annunciato oggi il consigliere federale Ignazio Cassis all'indomani del suo incontro con il suo omologo giordano Ayman Safadi avvenuto ieri sera. Il sostegno, proveniente dal fondo per gli aiuti umanitari d'emergenza, sarà immediato e non deve passare dal Parlamento, ha dichiarato oggi il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Comprende beni umanitari che giungono dalla Svizzera e sarà attuato dall'Unicef.

Gli aiuti

Gli aiuti più in linea con il piano di pace del presidente statunitense Donald Trump dovrebbero essere sbloccati entro la fine dell'anno, un punto che Cassis ha affrontato ieri con Ayman Safadi. Il responsabile del DFAE vede due modi per fornire aiuti a lungo termine: un sostegno delle agenzie Onu o una cooperazione bilaterale attraverso altri Paesi della regione.

3 giorni fa
Catena della Solidarietà, raccolti oltre 4 milioni e mezzo per Gaza
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Grazie alle donazioni, le ONG partner distribuiranno viveri, acqua potabile, farmaci, ripari e prodotti d'igiene, assicurando aiuti finanziari diretti alle famiglie e garantendo l'accesso alle cure mediche, nonché un sostegno psicosociale.

In occasione della Giornata nazionale di raccolta fondi per la popolazione civile della Striscia di Gaza, la Catena della Solidarietà ha raccolto ieri oltre 4,5 milioni di franchi. Le donazioni erano possibili dalle 7 alle 23. L'evento era realizzato in collaborazione con la SSR; il denaro racimolato consentirà alle associazioni umanitarie partner svizzere di fornire un aiuto d'emergenza vitale per migliaia di persone, aggiunge l'ente.

Una situazione drammatica

La popolazione di Gaza sta vivendo la crisi più grave della sua storia: decine di migliaia di vittime, infrastrutture distrutte, un sistema sanitario paralizzato e una carestia ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite. L'accordo di cessate il fuoco recentemente firmato tra Hamas e Israele consente finalmente di intensificare l'aiuto umanitario; la solidarietà è quindi ora più essenziale che mai, ha evidenziato la Catena della Solidarietà in una nota. Grazie alle donazioni, le sue ONG partner distribuiranno viveri, acqua potabile, farmaci, ripari e prodotti d'igiene, assicurando aiuti finanziari diretti alle famiglie e garantendo l'accesso alle cure mediche, nonché un sostegno psicosociale. Se la situazione lo consentirà, si contribuirà anche alla ricostruzione delle infrastrutture essenziali e delle abitazioni.

4 giorni fa
Flotilla per Gaza, la Procura di Roma indaga per sequestro di persona
Gli inquirenti nelle prossime settimane ascolteranno i 36 attivisti italiani che hanno preso parte alla missione.

La Procura di Roma procede per i reati di sequestro di persona e danneggiamento con pericolo di naufragio nelle indagini avviate dopo gli esposti presentati dal team legale della delegazione italiana che ha preso parte alla Global Sumud Flotilla, che era diretta a Gaza. Gli inquirenti - che procedono contro ignoti - nelle prossime settimane ascolteranno i 36 attivisti italiani che hanno preso parte alla missione per approfondire quanto cristallizzato nelle denunce in cui ipotizzano anche i reati di tentato omicidio e tortura. Gli inquirenti vogliono ricostruire le fasi della navigazione, gli attacchi con i droni avvenuti in due episodi e quanto accaduto dopo l'abbordaggio delle autorità israeliane.

5 giorni fa
Israele ha restituito i corpi di 15 palestinesi
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha affermato di aver completato oggi il trasferimento dei corpi dei palestinesi deceduti alle autorità di Gaza, agendo da intermediario neutrale.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha annunciato di aver trasferito i resti di 15 palestinesi detenuti in Israele nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. "Il CICR ha completato oggi il trasferimento dei corpi dei palestinesi deceduti alle autorità di Gaza, agendo da intermediario neutrale. Le autorità sanitarie locali di Gaza hanno confermato che il numero di corpi ricevuti oggi è di 15", ha affermato in una nota. In base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza, Israele deve consegnare i corpi di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto restituito.

5 giorni fa
Hamas: "Stasera consegneremo altri due corpi"
I militanti hanno finora consegnato 13 dei 28 corpi degli ostaggi che si erano impegnati a restituire.

Hamas fa sapere che stasera, alle 21 ora locale, consegnerà altri due corpi di ostaggi. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala armata di Hamas, hanno dichiarato che "consegneranno i corpi di due prigionieri israeliani riesumati oggi nella Striscia di Gaza alle 21:00 ora di Gaza (18:00 GMT)". I militanti hanno finora consegnato 13 dei 28 corpi degli ostaggi che Hamas si era impegnata a restituire in base all'accordo.

5 giorni fa
J.D. Vance è arrivato in Israele
Lo scrive Haaretz.

Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è atterrato all'aeroporto israeliano Ben-Gurion. Lo scrive Haaretz. La visita di due giorni di Vance è stata pensata per garantire che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non violi il cessate il fuoco e non lanci un'altra offensiva a Gaza, come riportato martedì dal New York Times.

5 giorni fa
Hamas: "Restituiremo tutti gli ostaggi, ma ci vuole tempo"
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Lo ha dichiarato il leader di Hamas Khalil al-Hayya.

Il leader di Hamas Khalil al-Hayya ha dichiarato in un'intervista al canale Al-Qahira Al-Akhbariya citata da Times of Israel che il gruppo è disposto a trovare e rilasciare i 15 corpi degli ostaggi trattenuti nella Striscia, se gli verrà concesso più tempo e attrezzature pesanti. "Siamo pronti a recuperare e consegnare tutti i corpi secondo l'accordo; non desideriamo trattenere nessuno con noi: lasciamo che tornino ai loro familiari, e anche i nostri martiri torneranno e saranno sepolti con dignità", ha affermato, aggiungendo che è difficile raggiungere i corpi perché alcuni si trovano sottoterra e sotto gli edifici, e sottolineando che ciò richiede tempo e attrezzature.

6 giorni fa
Trump: "Il cessate il fuoco a Gaza è ancora in vigore"
Il presidente statunitense ha detto che Hamas si è dimostrato "piuttosto turbolento", ma ritiene anche che "la leadership" del gruppo militante "non sia coinvolta".

Per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il cessate il fuoco a Gaza è "ancora in vigore". Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One di ritorno da Mar-a-Lago, il presidente statunitense ha detto che Hamas si è dimostrato "piuttosto turbolento", ma ritiene anche che "la leadership" del gruppo militante "non sia coinvolta".

Vance: "Il mantenimento della tregua sarà complicato"

Da parte sua il vice presidente JD Vance, che dovrebbe andare in Israele domani, ha detto che il mantenimento della tregua a Gaza "sarà complicato. Ci saranno momenti in cui Hamas aprirà il fuoco su Israele, il quale dovrà ovviamente rispondere", ha aggiunto. "Pensiamo, comunque, che siano le migliori possibilità di una pace sostenibile. Ci saranno però alti e bassi, e dovremo monitorare la situazione", ha sottolineato.

7 giorni fa
L'esercito israeliano: "Abbiamo ripreso ad applicare il cessate il fuoco"
L'esercito "continuerà a rispettare l'accordo di cessate il fuoco e risponderanno con fermezza a qualsiasi violazione dello stesso".

"In conformità con le direttive del livello politico, e a seguito di una serie di attacchi significativi in risposta alle violazioni di Hamas, le Idf hanno avviato la rinnovata applicazione del cessate il fuoco, in linea con i termini dell'accordo". Lo annuncia su X l'Idf. L'esercito "continuerà a rispettare l'accordo di cessate il fuoco e risponderanno con fermezza a qualsiasi violazione dello stesso".

7 giorni fa
Protezione civile a Gaza: 33 i morti negli attacchi israeliani di oggi
L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito decine di obiettivi di Hamas nella Striscia.

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che una serie di attacchi aerei israeliani sul territorio ha ucciso oggi almeno 33 persone, aggiornando il bilancio precedente di 21 vittime. L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito decine di obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre Israele e Hamas si accusano a vicenda di aver violato il cessate il fuoco di nove giorni mediato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

7 giorni fa
L'esercito israeliano annuncia nuovi raid contro Hamas nel sud di Gaza
Gli attacchi sono stati pianificati "in risposta alla palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco di questa mattina".

L'esercito israeliano ha annunciato nuovi raid nel sud di Gaza. "In risposta alla palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco di questa mattina, le Idf hanno avviato una serie di attacchi contro obiettivi terroristici di Hamas nella striscia di Gaza meridionale", scrive su X l'Idf.

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