Finanza
UBS lascia il 7% in borsa dopo le proposte del Consiglio federale
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
2 giorni fa
L'istituto si era detto fortemente contrario alle modifiche delle normative sulle banche sistemiche proposte venerdì dal governo federale.

UBS si trova oggi fortemente sotto pressione in borsa, con gli operatori che si interrogano sulle conseguenze delle proposte avanzate venerdì dal Consiglio federale riguardo alle nuove misure normative sulle banche sistemiche. Nella prima ora di contrattazioni l'azione UBS perdeva il 6,6% (a circa 26 franchi) rispetto a venerdì, quando per contro aveva guadagnato il 3,8%. Sempre venerdì, ma in serata - a mercati chiusi - l'istituto aveva reagito dicendosi in forte opposizione all'idea avanzata dal governo, definita estrema: secondo i suoi calcoli la società avrebbe bisogno di 24 miliardi di dollari (20 miliardi di franchi) di fondi propri supplementari, che si aggiungerebbero ai 18 miliardi in seguito all'acquisizione di Credit Suisse.

Cambiamenti profondi

Gli analisti cercano oggi di capire le conseguenze del processo legislativo in atto. "Se nell'immediato non cambia nulla, nel medio e lungo termine la banca sarà costretta a cambiare (strategia, modello di affari, struttura) e ad adottare misure per mitigare gli effetti della regolamentazione (ridimensionamento, scissione, delocalizzazione, ecc.), anche per evitare di essere acquisita, se la sua valutazione relativa continuerà a scendere", osservano gli esperti di Vontobel.

"Scenario peggiore"

Per Deutsche Bank, la proposta del Consiglio federale si avvicina allo scenario peggiore previsto negli ultimi 14 mesi, quando è stata annunciata la riforma 'Too big to fail'. Nelle ultime settimane questo quadro è comunque diventato sempre più vicino allo scenario di base per molti investitori. Per Keefe, Bruyette & Woods invece l'annuncio dell'esecutivo federale non è così negativo come si temeva: il lungo periodo di attuazione dei cambiamenti dovrebbe essere accolto con sollievo.