Potrebbe essere la notizia economica dell’anno, anzi del decennio. Le due più grandi banche svizzere starebbero puntando a una fusione: a scriverlo è il portale finanziario Inside Paradeplatz. A spingere per la fusione, si legge, è Alex Weber, il presidente del consiglio di amminsitrazione di Ubs, che starebbe dialogando con il numero 1 di Credit Suisse Urs Rohner.
Incontro con Ueli Maurer
Ma il progetto, chiamato Signal, sarebbe già più avanti: Weber avrebbe già, infatti, incontrato il consigliere federale Ueli Maurer. Secondo i piani svelati da Inside Paradeplatz, la fusione dovrebbe concretizzarsi entro fine 2021. Ne nascerebbe la più grande banca europea, in grado di sfidare per dimensioni le più grandi banche del mondo.
I costi umani
Una mossa tanto clamorosa porterebbe con se numerose perdite dal punto di vista dei posti di lavoro. Le due banche impiegano complessivamente 120mila persone, di cui 35mila in svizzera. Secondo le stime di Inside ParadePlatz, una fusione porterebbe a ridimensionare il personale tra il 10 e il 20%, quindi 12mila impieghi o più. Nessuna delle due banche ha risposto alle domande del portale sul presunto Progetto Signal.
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