Economia
“Il 12 giugno finisce la storia di Credit Suisse come banca indipendente”
Redazione
un anno fa
Lunedì prossimo si chiuderà l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Il presidente dell’Associazione Bancaria Ticinese Alberto Petruzzella. “Per i clienti del CS al momento non cambia niente”.

La notizia è giunta questa mattina: Credit Suisse dovrebbe venire assorbita definitivamente da UBS fra una settimana esatta, lunedì 12 giugno. Per comprendere meglio il significato di questo passo e le relative conseguenze, Ticinonews ha interpellato Alberto Petruzzella, presidente dell’Associazione Bancaria Ticinese. “Sotto il profilo della borsa, il titolo del CS non ci sarà più e chi ha azioni di questa banca, riceverà azoni UBS”, afferma Petruzzella “È la fine della storia di Credit Suisse come banca indipendente”. Dal 12 giugno, inoltre, UBS sarà proprietaria e “potrà cominciare il vero lavoro di analisi della situazione, per poter prendere tutte le decisioni importanti”.

Cosa cambierà

A chi ha il conto a Credit Suisse “inizialmente non succederà niente: il proprietario di tutto è UBS, ma il cliente CS continuerà a ricevere gli estratti con la scritta ‘Credit Suisse’ e a parlare con il suo consulente”, prosegue Petruzzella. All’interno della banca, invece, si dovrà decidere la futura struttura e bisognerà cominciare a riorganizzare. “Faccio alcuni esempi: gli istituti oggi hanno due sistemi informatici diversi, mentre in futuro ce ne sarà solo uno e il passaggio di dati che avverrà sarà un progetto enorme, il quale richiederà per mesi, o anni, più informatici di quelli che ci sono oggi”. A medio termine, però, “saranno migliaia i posti di lavoro nell’informatica che spariranno”. Tutti i settori della banca andranno organizzati: ci vorrà un unico sistema contabile e queste operazioni “sono molto complesse”.

Il capitolo clienti

Se da un lato le operazioni richiederanno diverso dall’altro, dall’altro la banca ha fretta di fare qualcosa perché i collaboratori e i clienti, a medio termine, hanno bisogno di certezze. Per quanto riguarda la piazza finanziaria ticinese “sarà importante capire quale sarà la decisione sull’organizzazione del mercato svizzero. È ancora aperta l’opzione di mantenere il CS svizzero indipendente. A seconda della variante scelta l’impatto sarà sicuramente differente”. Finora UBS ha fatto delle stime, mentre da lunedì potrà accedere ai libri e vedere ad esempio quanti hanno un conto in entrambe le banche. Tuttavia “starà al cliente decidere: qualcuno sarà contento di avere un conto e un consulente solo, mentre altri vorranno continuare ad avere due banche e decideranno di partire. La somma delle decisioni di tutti i clienti indicherà la direzione”.

La questione dipendenti

Al momento Credit Suisse sembra confrontata con una fuga di dipendenti, che si traduce fino a 200 disdette a settimana. “È una cosa abbastanza normale. UBS deve prendere decisioni velocemente per poter rassicurare il proprio personale, sia quello di UBS sia di CS: in questo momento di incertezza chi riceve un’offerta la prende forse al volo. Penso che a breve arriveranno delle decisioni chiare e allora si potrà parlare in modo più trasparente con il personale, tranquillizzare e affrontare poi man mano la riorganizzazione”, termina Petruzzella.

 

 

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