Economia
Commercio estero svizzero da primato
Immagine Putzu
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Keystone-ats
2 anni fa
Crescono in maniera importante import ed export. Il secondo trimestre del 2022 presenta numeri record

Continua a crescere il commercio estero svizzero, che raggiunge valori da primato: nel periodo aprile-giugno le esportazioni sono salite a 66,2 miliardi di franchi, lo 0,9% in più dei tre mesi precedenti, segnando il miglior trimestre di sempre e l’ottavo consecutivo in progressione.

Anche le importazioni sono aumentate, attestandosi a 58,6 miliardi (+2,4%): il periodo in rassegna si chiude così con un’eccedenza (non da primato, questa: è la più bassa dal 2020) di 7,6 miliardi, emerge dai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), cioè l’entità che sino alla fine del 2021 si chiamava Amministrazione federale delle dogane (AFD). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell’effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -0,5% (export) e +0,6% (import).

Chimico-farmaceutico in calo
Nel confronto con il primo trimestre i vari settori dell’export hanno mostrato un andamento non unanime. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) un calo: -1,2% (a 33,5 miliardi di franchi), a causa soprattutto dell’arretramento dei prodotti immunologici (-10,3% a 11,1 miliardi); seguono le macchine e l’elettronica (+5,2% a 8,5 miliardi), l’orologeria (-0,4% a 6,0 miliardi), gli strumenti di precisione (+0,7% a 4,5 miliardi) e i metalli (+5,7% a 4,1 miliardi, nuovo record).

Europa sempre al primo posto
A livello regionale, il continente più importante per i prodotti con il marchio della balestra rimane l’Europa (+3,4% a 39,2 miliardi, nuovo primato), che mostra un incremento maggiore del secondo principale paese di sbocco dell’export, la Germania (+1,7% a 11,4 miliardi). Sostanzialmente stabili sono sia l’Asia (-0,6% a 14,0 miliardi), con la Cina meno dinamica (-6,8 a 3,7 miliardi), che il Nordamerica (-0,3% a 13,5 miliardi), in cui la fanno da padrone gli Usa (-2,0% a 12,4 miliardi), che sono diventati da qualche tempo il paese numero uno per le esportazioni svizzere.

Chimico-farmaceutico traina anche l’import
Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante è quello chimico-farmaceutico (+1,1% a 16,1 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (+6,7% a 9,1 miliardi), metalli (+6,5% a 4,9 miliardi), veicoli (-0,4% a 4,3 miliardi) e derrate alimentari (+2,8% a 3,2 miliardi). Riguardo alle regioni va segnalata la progressione dell’Asia (+5,3% a 11,9 miliardi); pure il Nordamerica (+3,6% a 3,9 miliardi) mette a referto un incremento, ma con numeri assoluti più limitati; l’Europa (-1,1% a 41,0 miliardi) segna un calo.

I numeri di giugno
Per completezza di informazione uno sguardo va anche lanciato al solo mese di giugno, che si è chiuso con esportazioni di 22,7 miliardi (+2,5% nominale rispetto a maggio, +0,9% reale) e importazioni di 20,2 miliardi (-0,7% e -0,1%).

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