Due cittadini brasiliani a bordo di una Citroen C4, che viaggiavano in direzione sud, sono stati arrestati al valico di Brogeda (Como) - come riportato nel comunicato - nel corso di un’operazione congiunta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e della Guardia di Finanza di Como, nell’ambito dei controlli quotidiani lungo il confine con la Svizzera.

I due uomini, in arrivo a bordo di un’auto con targa portoghese, sono stati fermati per un controllo al valico doganale dopo aver ignorato l’alt delle forze dell’ordine e aver mostrato segni di nervosismo. Le risposte vaghe sulla loro provenienza e sul motivo del viaggio (domande di rito) hanno spinto gli agenti ad approfondire l’ispezione, rinvenendo subito documenti italiani visibilmente contraffatti e una bustina di metanfetamina (circa 6 grammi). Il controllo approfondito del veicolo ha permesso di scoprire due doppifondi sotto il pianale della vettura, dove erano occultati 18 chilogrammi di cocaina, quattro pistole Glock con munizioni e caricatori.

I due trasgressori sono stati arrestati con l'accusa di traffico di stupefacenti e trasferiti presso la casa circondariale di Como Bassone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Secondo le stime, la cocaina sequestrata avrebbe potuto fruttare fino a 800 mila euro sul mercato illegale. L’operazione si inserisce nel quadro del protocollo d’intesa tra le Dogane e la Guardia di Finanza, rinnovato nel 2023, finalizzato a rafforzare la cooperazione contro i traffici illeciti ai valichi di frontiera. Le indagini sono tuttora in corso e per gli arrestati vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.