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Mariana Ballanti - I professionisti dello “Smart Working”? Benvenuti a Locarno
Redazione
3 anni fa
Candidata al Municipio e al Consiglio comunale di Locarno nella lista Lega-UDC-Indipendenti

La pandemia ha portato alcuni importanti cambiamenti nelle nostre abitudini. Il virus ci ha costretti a trascorrere molto più tempo a casa e a ripensare il classico modello di vita casa-lavoro-casa. Lo “Smart Working” si è imposto causa forza maggiore, addirittura come obbligo deciso dal Consiglio federale. Complice la digitalizzazione imperante, per molte categorie di professionisti il lavoro a distanza rimarrà tale anche a pandemia terminata. Sono ormai numerose le realtà aziendali che hanno scelto questa modalità per i loro dipendenti o che offrono la facoltà di decidere. I lavoratori da remoto sono di sicuro destinati ad aumentare ancora.

Chi lavora da casa, poco importa da dove lo fa e dove si trovi: da Zurigo, New York, dalle Bahamas o da qualsiasi altra parte del globo con connessione Internet. E perché allora non da Locarno? Mi spiego: questa tipologia di professionisti di solito fa parte delle categorie a reddito medio-elevato: si tratta di manager, programmatori e quadri dirigenti che possono dare il loro contributo alla crescita aziendale anche tramite telelavoro. In azienda si recano puntualmente, quando le esigenze lo impongono. In pratica si tratterebbe di attirare queste categorie di professionisti e le rispettive famiglie, facendo in modo che vengano ad insediarsi in città, grazie alla sua ottima qualità di vita. Da parte sua, Locarno potrebbe trarre vantaggio da questi nuovi contribuenti: di norma guadagnano bene e tra l’altro potrebbero permettersi di abitare negli appartamenti di alto standing presenti o in costruzione sul territorio comunale, parecchi dei quali rischiano altrimenti di restare vuoti o divenire residenze secondarie. L’idea di attirare i “nomadi digitali” non è nuova: alcuni già sono passati ai fatti, cercando proprio di farli arrivare da loro: così fanno ad esempio in Spagna, alle Canarie, e in Portogallo, a Madeira.

Ma quindi perché non fare così anche da noi? Il Ticino, e nello specifico Locarno, ha molto da offrire ed è senza dubbio appetibile a chi vuole sfuggire dalle nebbie della Svizzera tedesca, della Lombardia o anche del nord Europa: abbiamo la fortuna di vivere in un luogo incantevole, tra lago e montagna, con condizioni climatiche privilegiate. Questa fortuna va sfruttata e utilizzata per far insediare da noi anche questi ottimi contribuenti, che potrebbero aiutare negli sforzi volti ad avere finanze sane a moltiplicatore costante, com’è giusto che sia. I “nomadi digitali” chiedono buone infrastrutture, reti digitali altamente efficienti e affidabili, e naturalmente tutto quanto rende piacevole la qualità di vita e che Locarno è fiera di offrire. Ne sono sicura: da noi apprezzeranno sicuramente le bellezze naturali tutte da scoprire nel tempo libero, il clima e la sua storia, la cultura e i grandi eventi. Abbiamo davvero tanto da offrire. Dobbiamo forse esserne più consapevoli, sfruttando i trend della nostra epoca – e la digitalizzazione è uno dei principali - andando a cercare questa nuova categoria di professionisti dello “Smart Working”.

Mariana Ballanti, candidata sulla lista Lega dei Ticinesi-UDC/SVP-Indipendenti al Municipio ed al Consiglio comunale di Locarno

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