Ticino
“Vogliamo evitare la diffusione di malattie”
Redazione
3 anni fa
Il veterinario cantonale Luca Bacciarini spiega perché è stato necessario sopprimere i pulcini risultati positivi alla malattia di Newcastle, importati illegalmente dall’Italia

Non è la prima volta che pulcini risultino positivi alla malattia di Newcastle in Ticino. Un caso del genere era già avvenuto nel 2017 in un’azienda del Luganese. A ricordarlo è il veterinario cantonale Luca Baccarini, che è stato raggiunto dai colleghi di Radio 3i per avere maggiori delucidazioni sul caso appena emerso in un’azienda ticinese. L’azienda, ricordiamo, è stata posta sotto sequestro dalle autorità a seguito dell’importazione illegale di 30 pulcini dall’Italia. Tutti gli animali sono stati soppressi a causa del rischio di introdurre malattie. Le analisi successive hanno poi rivelato la presenza della malattia di Newcastle. “In Svizzera ci sono delle malattie che sono state debellate e non vogliamo che vengano reimportate”, spiega Bacciarini. “I pulcini sono quindi stati purtroppo eutanasiati e inviati al laboratorio di Zurigo”.

Escluso che il contagio possa allargarsi
Le autorità comunque escludono che il contagio possa allargarsi. “L’azienda è stata messa subito sotto sequestro, non è stato quindi possibile trasportare animali o oggetti verso altre aziende. Il problema è dunque limitato a quell’azienda. Dovremo comunque fare ulteriori analisi perché l’Italia, così come altri paesi, praticano ancora la vaccinazione. Non si può dunque escludere che la positività di questi pulcini sia stata data dal fatto che sono stati vaccinati il giorno prima”.

Non ci sono pericoli per l’uomo
I rischi per l’uomo sono comunque contenuti, aggiunge Bacciarini. “Ci sono possibilità di patologie oculari per quelle persone che sono state a lungo in contatto con animali affetti da questa patologia. Il passaggio successivo da uomo a uomo è comunque escluso”.

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