Ticino
Pulcini positivi alla malattia di Newcastle
Redazione
3 anni fa
Un privato cittadino ha importato illegamente dall’Italia 30 pulcini e analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza del virus. Tutti gli animali sono stati soppressi e l’azienda ticinese è ora sotto sequestro

Un privato cittadino ha importato illegalmente 30 pulcini in Ticino, che sono stati tutti soppressi dopo che analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza del virus della malattia di Newcastle. Lo rende noto l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), il quale ricorda che animali vivi importati illegalmente possono mettere in pericolo la salute di quelli locali.

Cosa è successo
L’importazione illegale è avvenuta lo scorso 12 maggio e il giorno successivo le autorità, valutati i rischi legati alla possibilità d’introduzione di epizoozie, hanno sottoposto gli animali a eutanasia e li hanno inviati al laboratorio di riferimento ai fini di analisi. I risultati hanno rilevato la presenza del virus della malattia di Newcastle. In casi estremamente rari, “l’agente patogeno della malattia di Newcastle può causare congiuntivite in persone che hanno avuto contatti diretti e ravvicinati con animali malati”, si legge nella nota diramata dall’USAV.

Sotto sequestro l’azienda
L’Ufficio del veterinario cantonale ha quindi posto sotto sequestro l’azienda per evitare un’ulteriore diffusione. Il rischio di contagio è tuttavia ritenuto “fortunatamente contenuto”, fa sapere il Dipartimento della socialità e della sanità in una nota. Questo in considerazione del fatto che “i pulcini importati non hanno avuto contatti diretti con altro pollame”. Nei confronti della persona che ha importato illecitamente i pulcini sarà aperta una procedura contravvenzionale.

Il virus forse dovuto alla vaccinazione in Italia
Poiché gli animali erano molto giovani e senza sintomi della malattia, le autorità ipotizzano che il rilevamento del virus sia dovuto alla vaccinazione dei pulcini in Italia. La vaccinazione contro la malattia di Newcastle (ND) è vietata in Svizzera, poiché il nostro Paese è ufficialmente riconosciuto come indenne. Sono in corso ulteriori accertamenti in azienda e nei laboratori.

Servono documenti adeguati
Animali vivi importati illegalmente possono mettere in pericolo la salute di quelli locali, ricorda l’USAV. Per l’importazione in Svizzera, gli animali da reddito, come pollame, e gli animali domestici, come cani e gatti, necessitano di documenti adeguati e, a seconda del Paese di provenienza, di un’autorizzazione. Se le condizioni di importazione non sono soddisfatte, l’animale viene confiscato alla frontiera e, nel peggiore dei casi, sottoposto a eutanasia. “Chiunque porti illegalmente animali oltre il confine agisce in modo irresponsabile”, scrive l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. “Anche se gli animali sembrano sani, potrebbero essere affetti da gravi epizoozie che diffondono poi ulteriormente, minacciando quindi la salute delle popolazioni animali del nostro Paese”.

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