Salute
Virus trasmessi dalle zanzare, Garzoni: "Sicuramente accadrà anche in Ticino"
Redazione
3 giorni fa
Christian Garzoni, direttore sanitario Clinica Luganese Moncucco, sulle malattie trasmesse dall'insetto: "Non si può dire quando questi casi si registreranno anche in Ticino, ma niente panico. Non c'è da spaventarsi".

“Niente panico”. Questo è l’invito fatto a Ticinonews da Christian Garzoni, direttore sanitario Clinica Luganese Moncucco, per quanto riguarda le malattie virali trasmesse dalle zanzare. Recentemente, infatti, in Italia sono stati registrati diversi casi e l’ultimo bilancio parla di sette vittime. A questo si aggiunge l’allarme lanciato negli scorsi giorni dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), riguardante il virus chikungunya. Anche se per la Confederazione il rischio in Svizzera “è comunque basso”.

"Facciamo chiarezza"

Il virus 'West Nile', spiega Garzoni, "arriva dal Nilo" ed ora è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. "Si tratta di una malattia trasmessa dalle zanzare e per questo non bisogna preoccuparsi". L'agente patogeno "vive negli uccelli e da loro si trasmette alle zanzare 'normali', non 'quelle tigre', che a loro volta possono infettare gli esseri umani". Le persone, "una volta contratta la malattia, non sono pericolose, in quanto questa non si trasmette da individuo a individuo". In ogni caso "è chiaro che faccia paura, perché dimostra come il clima che sta cambiando porti anche a delle conseguenze sulle presenze degli animali in un determinato territorio". E su questo "la zanzara tigre ne è un esempio".

La situazione in Ticino

Il virus 'West Nile', continua l'esperto, "è già stato descritto anche nelle zanzare in Ticino e viene monitorato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e dal medico cantonale, ma nel nostro Cantone non ci sono casi umani". Si tratta di una malattia per la quale "nell'80% dei casi non ci si accorge di nulla, nel 20% si ha un po' di febbre e in meno dell'1% si sviluppa una meningoencefalite". Il tasso di moralità "è inferiore a una persona su mille" e "si tratta principalmente di persone molto anziane o con un sistema immunitario bloccato per altri motivi, così come mostrano i decessi registrati in Italia". Il Ticino non è però al sicuro. "È una questione di probabilità, perché il virus è presente, ma per ora nessuno è morto a causa del 'West Nile'".

I provvedimenti da prendere

Se un giorno dovesse registrarsi un caso di 'West Nile' in Ticino, cosa accadrebbe? "Ogni potenziale caso deve essere notificato entro 24 ore al medico cantonale, che valuterà l'emergenza. L'unica maniera per controllare questo genere di virus è controllare il vettore, perché non si trasmette tra persone, ma attraverso le zanzare". Quindi "le autorità dovranno ridurre la presenza di zanzare in un determinato territorio, in modo da ridurre la probabilità che queste possano trasmettere il virus". Per il 'West Nile', infatti, "non esiste un vaccino o una terapia antivirale specifica".

Il virus chikungunya

Per quanto riguarda il virus chikungunya, invece, come per la Dengue, "si tratta di virus epidemici in paesi lontani tropicali". Quindi "se uno va in vacanza in uno di questi luoghi e viene punto da una zanzara, potrebbe prendere il virus e portarlo in Ticino". Inoltre, se una volta a casa una zanzara punge questa persona, potrebbe trasmetterlo ad altri". In ogni caso, "non sono stati registrati casi in Svizzera", ma "lo stesso non si può dire per l'Italia o la Francia".

"Niente panico"

Il mondo "è globalizzato, le persone viaggiano maggiormente rispetto al passato e quindi questi virus arrivano anche altre nostre latitudini. Il mondo è fatto così e sicuramente queste malattie arriveranno anche in Ticino, ma non sappiamo quando". Quindi, conclude il dottore, "niente panico".