
Malgrado gli appelli alla cautela pronunciati dai medici in Ticino e in altri Cantoni, ieri il consigliere federale Alain Berset ha detto di prevedere l’eliminazione del pass Covid a breve. Inoltre, lo ricordiamo, il Consiglio di Stato ticinese ha deciso di annullare una serie di misure legate ai grandi eventi. I contagi però rimangono molto alti, in Ticino la stabilizzazione ormai è fissata sopra i mille e in Svizzera sopra i 30mila. Numeri che fanno un certo effetto ma che fortunatamente non hanno grosse ripercussioni sugli ospedali anche se, per esempio nel nostro Cantone, oggi sono aumentati i pazienti di cinque unità e quasi ogni giorno si registra almeno un decesso a causa del virus. È quindi il momento di pensare veramente a togliere le misure? Christian Camponovo, direttore della Clinica Moncucco non si è dichiarato in linea con quanto detto da Berset, anzi, in diretta a Ticinonews ha detto di essere “perplesso” per la notizia.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Berset?
“Siamo tutti d’accordo che quando si potrà andremo a ridurre le misure di contenimento. Penso che andare a farlo oggi con il tasso di positività che in alcuni cantoni supera il 50% sia avventato. Mi lascia un po’ perplesso e non capisco quale voglia essere il messaggio. Mi sembra che vengano creare false illusioni e così si rischia di perdere la credibilità.
Legge anche lei una certa distensione a livello politico rispetto alla gravità della situazione?
Un anno fa, 30mila casi in svizzera avrebbero significato una catastrofe. Oggi sappiamo che la situazione negli ospedali è migliore ma ad ogni modo da tre settimane ci sono comunque più di cento ospedalizzazioni e quotidianamente vengono registrati nuovi decessi. La situazione rimane delicata, potrebbe essere peggiore è vero, ma c’entra poco.
A fine dicembre aveva espresso parole di estrema cautela rispetto a nuove aperture. Cosa ne pensa?
Penso che abbiamo un equilibrio sostanzialmente buono. Rispetto ai grandi eventi sarei stato più prudente, rimangono comunque molti positivi in giro e più li mettiamo in contatto tra loro più il virus continuerà a diffondersi. Per gli ospedali la situazione è gestibile ma bisogna capire quanti morti si vogliono accettare.
È notizia di ieri che all’AI ci sono 1’800 richieste pendenti per Long Covid. Com’è la situazione?
Nel nostro ambulatorio ci sono tante persone e si potrebbe rafforzare la squadra. Questo mi fa dire che è una situazione di una certa importanza, le 1’800 richieste all’AI sono la punta dell’iceberg. Il 20% delle persone hanno comunque avuto sintomi a lungo termine, ma speriamo che con Omicron la cifra sia minore.
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