Ticino
Unitas, non luogo a procedere
Immagine Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
Il Ministero pubblico ha chiuso l’incarto sulle presunte molestie che sarebbero avvenute ai vertici dell’associazione per prescrizione

Non luogo a procedere. Si conclude così la vicenda di presunte molestie ai vertici di Unitas, l’associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana. Seconto quanto riferisce La Regione la procuratrice pubblica Valentina Tuoni ha chiuso l’incarto per prescrizione. Secondo la legge, infatti, l’accusa di contravvenzione contro l’integrità sessuale può essere promossa solo per querela di parte, che deve essere avviata entro tre mesi nei casi specifici ed entro tre anni in un più ampio discorso di azione penale per molestie.

Alcune donne, ricordiamo, hanno puntato il dito contro chi, ai vertici dell’associazione, avrebbe allungato le mani su utenti, volontarie e dipendenti. Dopo una segnalazione lo scorso ottobre, la Polizia cantonale aveva avviato le verifiche su casi risalenti al periodo tra il 2017 e il 2019 e aveva stilato un rapporto inviato a fine gennaio al Ministero pubblico. Ora si attende una presa di posizione del Dipartimento della sanità e socialità (DSS), a cui Unitas fa riferimento per alcuni contratti di prestazione, per capire se procederà con ulteriori accertamenti. Sulla questione anche i Verdi hanno presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato, nella quale si chiede a quanto ammontano i finanziamenti cantonali all’associazione e come mai il presidente dell’associazione non abbia segnalato le molestie in polizia.

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