
La stagione viticola del 2022 ha vissuto condizioni meteorologiche decisamente differenti da quelle riscontrate lo scorso anno, con temperature elevate, tanto sole e siccità. Per quanto riguarda l’estate, quella di quest’anno è risultata la seconda più calda dall’inizio delle misurazioni, con una media nazionale di 2,3°C superiore alla norma 1991-2020. Norma invece non raggiunta in merito al totale delle precipitazioni estive, che fra giugno e agosto - a Sud del Ticino - è risultata inferiore del 40%, quando i quantitativi dovrebbero generalmente oscillare tra il 30 e l’80%. Lo comunica il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) unitamente all’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT).
Evoluzione
Quest’anno il germogliamento delle viti è avvenuto con un leggero ritardo rispetto alla media decennale a causa delle temperature di marzo e aprile nella norma, così come della persistente assenza di precipitazioni. Ciononostante, lo sviluppo vegetativo è stato molto veloce a maggio per le condizioni meteorologiche eccezionali, con poche ma sufficienti precipitazioni che non hanno perturbato la crescita delle piante adulte. La piena fioritura è apparsa leggermente in anticipo e con una breve durata, che ha quindi permesso un buon tasso di allegagione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura). Lo sviluppo degli acini è infatti stato rapido e poteva godere delle molte ore di sole unite al clima molto caldo. A metà luglio, nelle zone precoci, il Merlot iniziava già a colorare gli acini. Un processo rallentato però in seguito a causa delle condizioni meteo troppo calde e secche che ci hanno accompagnato fino a fine agosto. I controlli dell’evoluzione della maturazione sono iniziati come di consueto alla 33esima settimana, dove i primi risultati denotavano già un forte scarto del tenore zuccherino rispetto agli scorsi anni (nel 2022 molto più zucchero) e annunciavano una vendemmia precoce. Questi sono poi terminati con l’inizio della vendemmia prima di metà settembre, facendo sì che quella del 2022 fosse la più precoce degli ultimi sette anni. La vendemmia si è poi protratta sino in ottobre per la raccolta delle varietà tardive, le quali hanno potuto ottenere livelli di maturità molto alti.
Aspetti fitosanitari
Le condizioni meteo di quest’anno hanno anche favorito l’attività dei parassiti fungini, specialmente nei vigneti più precoci. Durante il mese di maggio i rovesci e temporali, spesso a carattere locale, hanno determinato infezioni di peronospora e black rot; la pressione di queste malattie è stata elevata anche nel mese di giugno, soprattutto nella prima ed ultima parte, e soprattutto nel Sopraceneri. Queste condizioni hanno determinato attacchi soprattutto nel Sopraceneri, a volte di forte entità, sia su foglie che su grappoli. Nel complesso, fortunatamente, le altre malattie fungine non hanno rappresentato un problema, se non in casi sporadici o in zone e su varietà sensibili. Si è inoltre assistito a un incremento delle catture di Popillia japonica nei vigneti già interessati nel 2021 ed è stata riscontrata un’espansione del focolaio di infestazione. In alcuni vigneti fortemente infestati è stato necessario intervenire per evitare danni alla produzione. I monitoraggi della flavescenza dorata hanno confermato la presenza della malattia in quasi tutto il territorio cantonale, eccezion fatta per alcune zone marginali. Generalmente si può però affermare che lo stato sanitario delle uve consegnate in tutto il Cantone è stato tra buono e molto buono.
Gradazione e quantitativi
La gradazione media delle uve conferite è stata buona e tra le migliori dall’inizio delle misurazioni. I quantitativi del Merlot sono stati superiori del 5,7% confronto al 2021 ma inferiori del 4,9% della media decennale, si sono registrate maggiori difficoltà per le uve conferite nel Sottoceneri. Nella Svizzera Italiana la vendemmia 2022 ha prodotto 6'237’566 kg di uva, di cui 5'271’955 kg di Merlot. La gradazione media del Merlot con 22,3 Brix (93,3 Oe) risulta nettamente superiore rispetto allo scorso anno (+1,7 Brix) e anche alla media decennale (+1,2 Brix).
Leggero aumento della superficie vitata registrata della Svizzera Italiana
La superficie vitata, compresa anche la superficie non destinata alla produzione di vini commerciali, ammonta a 1'196 ettari, di cui solo il 10,6 % sono uve bianche e il resto uve rosse, con il Merlot che fa sempre la parte del leone con circa il 77% della superficie totale.