Caos in Magistratura
Tuto Rossi: "Al Tribunale penale una querelle da pianerottolo che ha ridicolizzato il Ticino"
Redazione
9 mesi fa
A far storcere il naso al deputato democentrista c’è il fatto che la nomina di un magistrato extracantonale “per dirimere un litigio da pianerottolo fra cinque Giudici e alcune segretarie giudiziarie umilia il Canton Ticino e ingrossa la piena tracimandola per mesi e mesi".

“Come era purtroppo prevedibile, il mandato clientelare all’avvocata PLR Maria Galliani di dirimere la vertenza in seno al Tribunale Cantonale Penale ha avuto l’effetto di gettare benzina sul fuoco”. Inizia così l’interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato dall’avvocato Tuto Rossi – deputato UDC in Gran Consiglio – che quattro mesi va aveva già interpellato il Governo sull'incarico affidato all'avvocato Galliani. Rossi chiedeva infatti al Consiglio di Stato di “ritirare immediatamente l'assurdo incarico affidato a Galliani di inchiestare sul funzionamento del Tribunale penale, che frequenta ogni giorno per conto dei suoi clienti”. Per il deputato democentrista, il risultato dell’intervento della penalista Galliani, “che frequenta quotidianamente per i suoi clienti i giudici penali”, è stata la denuncia penale sporta da due Giudici contro gli altri tre Giudici. “La farsa si è trasformata in tragedia. Oggi il Consiglio di Stato, nel disperato tentativo di trarsi di impiccio, ha deciso di annegare il pesce eliminando la Galliani e nominando un procuratore pubblico di un altro Cantone”.

“Ticino messo in ridicolo, eliminare il mandato al pp grigionese”

Una situazione, quella che sta vivendo oggi la Magistratura ticinese, che viene descritta da Rossi come “una querelle da pianerottolo che poteva e doveva essere risolta in una giornata è così sfociata in un caso giudiziario che rende ridicolo il cantone Ticino davanti alla Svizzera. Occorre intervenire eliminando il mandato al procuratore pubblico grigionese, obbligando i giudici a ritirare immediatamente le vicendevoli accuse, sotto pena di trasferimento in cinque sedi giudiziarie diverse con ognuno del personale amministrativo nuovo”. La dignità della Magistratura, l’onore dei singoli Magistrati, e il rispetto che ogni cittadino deve all’istituzione della Giustizia, “è oggi oltraggiata dal Consiglio di Stato che dopo aver incaricato scelleratamente un’avvocata penalista di fare un’inchiesta sul Tribunale penale che giudica i suoi clienti e che frequenta ogni giorno per difendere i suoi clienti, ha deciso di aumentare il danno di immagine esponendo il Ticino al ludibrio di tutta la Confederazione”. Intervistato dalla RSI, il Consigliere di Stato Norman Gobbi "ha affermato che la denuncia penale dei Giudici Quadri e Verda-Ciocchetti contro i Giudici Ermani, Villa e Pagnamenta non poteva essere affidata né a un procuratore pubblico ticinese proprio perché lavora regolarmente con i Giudici del Tribunale Penale Cantonale” né a un avvocato, ex magistrato ticinese perché il Ticino “è piccolo e tutti si conoscono”. Tuttavia, l’avvocato Rossi sostiene che neanche due mesi fa Christian Vitta “abbia affermato in Gran Consiglio esattamente il contrario. Bisognava nominare l’avvocata di regime, nonché ex magistrato ticinese Maria Galliani ‘proprio perché lavora regolarmente con i Giudici del Tribunale Penale Cantonale’. C’è da chiedersi se il conflitto tra magistrati riguardi soltanto il Tribunale Penale Cantonale, e non anche il Consiglio di Stato”, sottolinea.

“Salvaguardia e dignità della Magistratura”

A far storcere il naso al deputato democentrista c’è il fatto che la nomina di un magistrato extracantonale “per dirimere un litigio da pianerottolo fra cinque Giudici e alcune segretarie giudiziarie umilia il Canton Ticino e ingrossa la piena tracimandola per mesi e mesi. La salvaguardia della dignità e dell’indipendenza della magistratura impone la rescissione immediata dell’assurdo incarico all’avvocata Maria Galliani e al procuratore grigionese Franco Passini. Al suo posto occorre che i nostri politici la smettano di fare gli abatini e si assumano fino in fondo la loro responsabilità”. Quello che viene auspicato è che un  consigliere di Stato, di preferenza il Presidente, di concerto con il presidente del Gran Consiglio “assumano l’iniziativa di convocare immediatamente sia i magistrati che i segretari giudiziari e il personale ausiliario, per poi uscire con decisioni drastiche entro due giorni al massimo consistenti in:

  • Ritiro immediato delle reciproche segnalazioni e denunce tra i giudici
  • Rimozione immediata di tutti i segretari giudiziari e del personale ausiliario con la sostituzione di nuove forze amministrative.
  • Trasferimento dell’ufficio giudiziario dei cinque magistrati a Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio, Chiasso (gli attuali strumenti telematici permettono l’edificazione di una sede centrale virtuale per il disbrigo amministrativo)”.

Cosa chiede l’interpellanza

Per questi motivi viene chiesto al Consiglio di Stato:

1.    Quali sono stati i strabilianti positivi risultati del mandato all’avvocata Maria Galliani?

2.    Il mandato all’avvocata Maria Galliani è terminato o sta continuando? E quanto è stato rimunerato?

3.    Se non ritiene che la nomina del procuratore Franco Passini offuschi l’immagine del Cantone Ticino ridicolizzandolo davanti alla Confederazione?

4.    Se non ritiene che la nomina del procuratore Franco Passini contribuisca a prolungare una vertenza che deve essere immediatamente stoppata?

5.    Se ha ragione l’Onorevole Vitta per il quale occorre affidare il mandato a un’avvocata ticinese ex magistrata proprio perché lavora quotidianamente con i Giudici che bisticciano, oppure se ha ragione l’Onorevole Gobbi per il quale non bisogna evitare di affidare il mandato a un’avvocata ticinese ex magistrata proprio perché lavora quotidianamente con i Giudici che bisticciano?

6.    Se non ritiene di assumersi la propria responsabilità di dirimere la vertenza affidandola di concerto a un Consigliere di Stato e al Presidente del Gran Consiglio affinché ripristino l’ordine con una decisione rapida, radicale alla salvaguardia dell’indipendenza della magistratura (che non è il diritto dei magistrati di denunciarsi a vicenda)?