Tecnologie
Truffe digitali, Trivilini: "Il verosimile ha superato decisamente l'originale"
Redazione
20 giorni fa
L'esperto di sicurezza e tecnologie digitali fornisce alcuni consigli per proteggersi dagli imbrogli perpetrati con l'intelligenza artificiale. "Si torna ai rudimenti, come quello di verificare sempre le fonti, nonostante il volto o il contesto in questione siano magari conosciuti".

La tecnologia avanza di giorno in giorno, così come le relative truffe. Ultimo, in ordine di tempo, il caso di “scamming” che ha riguardato due volti noti ticinesi: il vicedirettore del Corriere del Ticino Gianni Righinetti e il direttore di TeleTicino e Radio3i Sacha Dalcol. La voce e il viso di quest’ultimo sono stati utilizzati per creare un video fake in cui vengono forniti consigli finanziari, con promesse di guadagno fino a 1’500 franchi al giorno. Niente di reale. A rendere il tutto ancora più assurdo è il fatto che il video in questione sia stato pubblicato sulla pagina Facebook di un'azienda di autonoleggio, la cui ubicazione sarebbe in Messico.

Trivilini: "Difficile distinguere il vero dal falso"

“Siamo arrivati a un livello tale di evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa, da un punto di vista della qualità, per cui la generazione di contenuti multimediali - voce, audio, testo - raggiunge standard per cui è difficile distinguere il vero dal falso”, spiega a Ticinonews Alessandro Trivilini, esperto di sicurezza e tecnologie digitali. O meglio, “il verosimile ha superato decisamente l'originale, per cui c'è il rischio di non riuscire a districarsi, se non facendo leva sui rudimenti fondamentali che impariamo sin da piccoli: non accettare le caramelle dagli estranei”.

"Verificare sempre le fonti"

La tecnologia - prosegue Trivilini - “sta andando a velocità davvero sostenuta e queste sono truffe ‘all inclusive’: bisogna immaginare che ci sono piattaforme che consentono gratuitamente di clonare una voce, generare un video, o impostare un numero di telefono amico rispetto a chi voglio chiamare". A livello di suggerimenti, come detto, "si torna ai rudimenti, come quello di verificare sempre le fonti, nonostante il volto o il contesto in questione siano magari conosciuti o si abbia una certa conoscenza di quella persona o dell'evento". Controlli da eseguire soprattutto "prima di cliccare, inviare i soldi o fornire altre informazioni personali sensibili".

Cos'è un deepfake?

Tornando al video 'scamming' di Sacha Dalcol: la persona in questione non era il direttore di Teleticino, bensì un deepfake. Una manipolazione sviluppata grazie all’intelligenza artificiale. Sacha non è il vero Sacha, ma a uno sguardo disattento potrebbe tradire. I deepfake si creano addestrando un algoritmo su centinaia — o migliaia — di immagini del volto di una persona. Il modello impara ogni espressione, ogni movimento delle labbra, e poi li ricompone su un altro video. Ma ci sono segnali per capire se un video è un deepfake. Per esempio: gli occhi che non sbattono nel modo giusto, i riflessi negli occhiali che non corrispondono, oppure un labiale un po’ fuori sync.