Ticino
“Tolleranza zero per azioni non autorizzate”
Immagine Ticinonews
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Daniele Coroneo
3 anni fa
In diretta a Ticinonews, il sindaco di Lugano Michele Foletti condivide scenari e ambizioni relativi alla Conferenza sull’Ucraina, in programma fra una settimana. “Le manifestazioni sono garantite se autorizzate. Nessuna tolleranza per dimostrazioni non annunciate ufficialmente”. Fra il 1° e il 4 luglio “campeggio antimilitarista” degli autogestiti

Manca una settimana alla Ukraine Recovery Conference, che sarà ospitata nelle sale del Palazzo dei congressi. Per Lugano sarà un evento importante, con un ingente dispiego di forze dell’ordine chiamate a garantire la sicurezza delle delegazioni che giungeranno sulle rive del Ceresio.

Molti luganesi (e non solo) storcono però il naso di fronte alla prospettiva della Conferenza. E c’è anche chi ha già annunciato delle manifestazioni di protesta: “Sono state avanzate un paio di richieste per manifestazioni”, conferma Michele Foletti, intervenuto in diretta a Ticinonews. “Queste, se annunciate, saranno autorizzate, ma sarà ugualmente richiesto il rispetto di regole strette. Non possiamo infatti permettere – prosegue il Sindaco – che la Città subisca ancora più disagi, specialmente legati alla mobilità”.

Autogestiti in fermento
Le manifestazioni, spiega quindi Foletti, saranno confinate in alcuni punti della città, che devono ancora essere definiti. “A loro sarà in ogni caso garantita visibilità”, assicura. Foletti si dichiara fiducioso che le dimostrazioni non degenereranno, ma mette comunque le cose in chiaro: “Non ci sarà tolleranza per le manifestazioni non autorizzate. A Lugano saranno presenti anche i poliziotti d’Oltralpe: abbiamo visto come a Berna trattavano le manifestazioni non autorizzate contro le misure sanitarie...” A questo proposito, gruppi vicini all’autogestione hanno già annunciato, per i giorni fra il 1° e il 4 luglio, un “campeggio antimilitarista” in città e nella regione, dove al momento sono ancora previsti, in base alle informazioni disponibili, degli incontri “con realtà in lotta contro la guerra”.

Punto di partenza
Sugli effetti reali della Conferenza per l’evoluzione della situazione in Ucraina, Foletti afferma di non farsi grandi illusioni: “Non credo che emergeranno soluzioni per il conflitto attuale. Spero che però si sia in grado di delineare i contorni della ricostruzione materiale, ma anche istituzionale, che attende l’Ucraina dopo la fine della guerra”.

Ritorno anno dopo anno
Ed è proprio da qui che Foletti conta di vedere il maggiore ritorno di immagine per Lugano: “Al di là dell’interesse mediatico per questa due giorni, sono convinto che un eventuale “Protocollo di Lugano” diventerebbe il metro di riferimento, negli anni a venire, per valutare la ricostruzione dell’Ucraina. Se se ne parlerà nelle conferenze annuali sulle riforme dell’Ucraina, organizzate in città sempre diverse del mondo, il nome di “Lugano” emergerà per forza con regolarità”.

Swiss Harley Days? “Impossibile cambiare date”
A fare discutere in città è anche la vicinanza temporale con gli Swiss Harley Days, in programma fra il 1° e il 3 luglio, alla vigilia dell’apertura della Conferenza. Anche questo evento porterà inevitabili disagi al traffico, con la chiusura di alcune arterie. “Era però impossibile cambiare le date”, dichiara il Sindaco. “Abbiamo cercato di ridurre al minimo i disagi. Fra i due eventi ci saranno poi delle sinergie: il governo ucraino offrirà dei momenti di svago culturale lunedì sera in Piazza Riforma, sfruttando le infrastrutture già presenti per gli Harley Days”.

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