Ticino
Terza corsia: “Non possiamo aspettare il 2050”
Foto © CdT/Gabriele Putzu
Foto © CdT/Gabriele Putzu
Marco Jäggli
3 anni fa
Marco Fioroni dell’Ustra difende la necessità del progetto POLUME sulla A2 a sud di Lugano: “Abbiamo un problema serio sull’autostrada, di capacità e di sicurezza”.

Nel momento in cui scriviamo, la petizione contro la terza corsia della A2 tra Lugano e Mendrisio, prevista dal progetto POLUME, ha già raggiunto quasi 3’000 firme. I firmatari chiedono a Simonetta Sommaruga e al Consiglio federale di rinunciare al progetto, attualmente posto in consultazione da Ustra, in quanto “non risolve il problema attuale del traffico e avrà un forte impatto sul territorio, sia durante la realizzazione (cantieri) sia a opera conclusa”, senza inoltre diminuire “i problemi delle code alle entrate e uscite nei centri urbani durante le ore di punta”.

Proposte delle alternative
Una posizione ribadita anche ieri in conferenza stampa da Marzio Poretti, consigliere comunale di Melano, parte del comitato civico dei contrari: “È un progetto che presenta molte criticità e ha un costo molto elevato”, ha raccontato ai microfoni di Teleticino, “si pensa che risolverà i problemi di traffico ma aumenterà notevolmente la capacità, incentivando l’utilizzo dell’auto e vanificando la strategia del Cantone a favore dei mezzi pubblici”. Una delle alternative paventate è la circonvallazione attraverso al Generoso, una via già al vaglio degli uffici federali per il completamento del tratto sud di AlpTransit.

Ustra: “Non possiamo aspettare AlpTransit nel 2050”
L’Ufficio federale delle strade continua però, comprensibilmente, a difendere il progetto: “Il progetto in consultazione è stato elaborato coinvolgendo le autorità, che ci hanno reso attenti delle problematiche che sollecitano questi cittadini e che comprendiamo in parte”, ha spiegato Marco Fioroni, capo filiale dell’Ustra di Bellinzona ai microfoni di Teleticino. “Tuttavia bisogna rendersi conto che sull’autostrada abbiamo un problema serio, non solo di capacità ma anche di sicurezza. Problema che non possiamo ignorare fino al tardo 2050 quando ci sarà Alptransit. Quindi l’idea di utilizzare la corsia di emergenza come terza corsia dinamica permette di far fronte a questa richiesta in tempi ragionevoli”.

Quali sono i prossimi passi? “Adesso attendiamo una presa di posizione del Canton Ticino”, continua Fioroni, “poi ci sarà la consultazione degli uffici federali e tutto verrà sottoposto in seguito al Consiglio federale che deciderà sul progetto nella sua interezza. In un secondo tempo ci sarà invece la pianificazione di dettaglio con il relativo stanziamento del credito”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata