Incidenti
Tecnologia e sicurezza stradale, Upsa: "Sistemi utili a ridurre gli incidenti"
Redazione
2 anni fa
Dopo il tragico incidente di Mestre, che ha causato la morte di 21 persone, a Ticinonews abbiamo fatto una riflessione sulla sicurezza dei nostri veicoli assieme al direttore di UPSA Ticino Marco Doninelli, con il quale abbiamo discusso temi quali le tecnologie di oggi per la prevenzione degli incidenti, così come la sicurezza sulle strade.

Frenata di emergenza, regolatore di velocità e controllo dell’angolo cieco. Questi sistemi di assistenza alla guida hanno aiutato a ridurre il numero di incidenti e aumentato la sicurezza sulla strada. Quanto successo la scorsa notte a Mestre fa tuttavia pensare, anche se le cause sono ancora da chiarire. A Ticinonews abbiamo quindi fatto una riflessione sulla sicurezza dei nostri veicoli assieme al direttore dell'Unione professionale svizzera dell'automobile (Upsa), sezione Ticino, Marco Doninelli, con il quale abbiamo discusso temi quali le tecnologie di oggi per la prevenzione degli incidenti, così come la sicurezza sulle strade.

"Abbiamo un serie di sistemi per l'assistenza alla guida"

“Ad oggi, nelle auto moderne abbiamo installato una serie di sistemi per l’assistenza alla guida, che vanno dalla frenata di emergenza, al regolatore di velocità automatico, al mantenimento della corsia fino al controllo dell’angolo cieco”, ci ha spiegato Doninelli. "A questi vanno aggiunti altri aiuti, come l'assistenza alla guida. Tecnologie hanno contribuito a ridurre gli incidenti". Questo per quanto riguarda gli aspetti positivi, ma ci sono anche quelli negativi. "Uno dei rischi maggiori riguarda la distrazione che questi sistemi possono causare al guidatore, soprattutto quando viene inserita la guida semiautomatica. Motivo per cui le auto verificano anche lo stato di concentrazione di chi è al volante, anche in caso di emergenza”.

Tecnologie e mezzi pesanti

Sui mezzi pesanti "molte di questi sistemi sono obbligatori, come la frenata d'emergenza", ha continuato Doninelli. Un eventuale malore del conducente non viene però ancora rilevato dal veicolo. "È difficile perché esistono dei tempi di reazione: la tecnologia può controllare lo stato del guidatore e la sua concentrazione. Nel caso in cui dovesse rilevare una certa disattenzione il veicolo emette un segnale che avvisa l'autista, ma inizialmente non interviene direttamente perché sta alla persona reagire. Lo fa solo dopo due o tre avvisi. Un lasso di tempo che, in caso di malore improvviso, non permette di salvare la situazione".

Verso una guida autonoma?

In futuro l’obiettivo è di arrivare a una guida autonoma, “dove l’auto potrà guidare da sola. Ma ad oggi, oltre ai problemi tecnici, ci sono dei problemi legali perché a quel punto sarà necessario stabilire, in caso di incidente, a chi va addossata la colpa: del guidatore o del produttore/programmatore?”.