L’Italia ha deciso di introdurre nuove regole a partire dal 6 dicembre, con l’introduzione di un super green pass, che consentirà l’accesso a locali pubblici solo alle persone vaccinate e guarite. “Vogliamo conservare la normalità, non vogliamo rischi”, ha affermato il premier italiano Mario Draghi nell’annunciare le misure.

Cosa cambia per i cittadini svizzeri?
Per i cittadini svizzeri cambia poco o nulla, conferma Monika Schmutz Kirgöz, ambasciatrice svizzera a Roma, contattata da Ticinonews per capire come questa misura si applicherà agli svizzeri che si recheranno nella vicina penisola. “Per i cittadini elvetici valgono le stesse regole dei cittadini italiani. Con il super green pass le persone non vaccinate o testate non possono più entrare nei bar, ristoranti, cinema, teatri, ecc. Il green pass inoltre è valido solo 9 mesi e non più 12”. Il certificato Covid rilasciato in Svizzera dura però un anno. Cosa succede dunque se un cittadino svizzero entra in Italia con il documento che supera 9 mesi di validità? “Questa è una questione che dobbiamo ancora approfondire, la decisione è stata appena presa, lo sapremo nei prossimi giorni”, spiega ancora l’ambasciatrice. “Finora non ci sono mai stati problemi, non dovrebbero dunque essercene adesso”.

La reazione oltrefrontiera
Come hanno reagito i comuni di frontiera a questo giro di vite? Ticinonews si è recato a Lavena Ponte Tresa, dove il sindaco Massimo Mastromarino sposa in toto la linea Draghi. “L’anno scorso Lavena Ponte Tresa era un paese morto. La frontiera era chiusa e il mercato e i negozi deserti. Non vogliamo più una situazione del genere”. Secondo Mastromarino le nuove misure permetteranno dunque nei prossimi giorni e anche in prossimità delle festività natalizie “di vivere pienamente questo periodo”.

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