Ticino
Strada in Val Colla: "Quasi sicuramente chiusa tutta l'estate"
Redazione
11 ore fa
I cittadini della Val Colla sono preoccupati per la chiusura della strada cantonale che porta a Scareglia, decisa a causa dell'accelerazione della frana del Lavinone. In particolare, impensierisce la sicurezza delle percorsi alternativi.

Da mercoledì, ormai, arrivando all’incrocio per Insone, la strada cantonale che porta a Scareglia si presenta sbarrata. E quasi sicuramente resterà così per tutta l’estate, ci dice Giovanni Simona, Capo dell’Ufficio dei servizi di manutenzione stradale. Lo studio per capire se e quando la strada potrà essere riaperta richiede una certa tempistica. "Per fare questo studio evidentemente i tempi sono lunghi: non possiamo improvvisare nulla. Dobbiamo svolgere delle verifiche e dei sondaggi sul posto. Ci sono degli specialisti che devono verificare la situazione. Molto probabilmente, anzi, quasi sicuramente, la strada rimarrà chiusa per tutto il periodo estivo", spiega Simona ai microfoni di Ticinonews

L'interrogazione

Una situazione imposta dall’accelerazione della frana Lavinone che sta creando diversi malumori in Val Colla, preoccupata per la sicurezza delle strade alternative. Presto verrà lanciata una petizione all’indirizzo del cantone, mentre oggi è già partita un’interrogazione al Municipio di Lugano, con primo firmatario il consigliere comunale e presidente del patriziato di Scareglia Angelo Petralli. Non è, però, solo la cantonale che collega Maglio di Colla a Sonvico a impensierire Petralli, che commenta così la carreggiata che porta a Scareglia: "È una strada molto stretta. Noi chiediamo delle piazzuole di scambio più ravvicinate e una riga bianca che costeggia verso la valle", sostiene il consigliere comunale.

"Investimenti milionari per migliorie"

È anche per la presenza della Casa Anziani “Orizzonte” che è partita un’interrogazione all’indirizzo del Consiglio di Stato, questa volta firmata dalla granconsigliera dei Verdi liberali Sara Beretta Piccoli. Intanto, anche il Cantone sta valutando delle soluzioni alternative: "Ci sono altre strade che eventualmente potrebbero entrare in sostituzione, ma che necessitano delle migliorie. Si tratta di investimenti dell'ordine di milioni di franchi che richiederanno delle cantieristiche lunghe", conclude Simona. 

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