Ticino
“Solo un pretesto per convincere a vaccinarsi”
Dopo le proteste in piazza di ieri a Bellinzona il portavoce degli Amici della Costituzione spiega le motivazioni. “Manifestiamo il dissenso nei confronti di misure obsolete”

Ieri in molti sono scesi in piazza a Bellinzona contro l’estensione decisa dal Consiglio federale del certificato Covid nei luoghi pubblici al chiuso come bar, ristoranti, centri fitness e non solo. “Non vogliamo discriminazioni e non vogliamo imposizioni subdole”, hanno urlato i manifestanti che dall’ufficio postale si sono spostati verso piazza Governo.

“Vogliono indurre alla vaccinazione di massa”
“Sono scesi in piazza per manifestare il loro dissenso nei confronti di misure che implicitamente e indirettamente comportano un obbligo vaccinale che non è dichiaratamente espresso ma che vuole indurre alla vaccinazione di massa”, ha spiegato Sergio Morandi portavoce degli Amici della Costituzione che ieri erano a Bellinzona a manifestare contro Berna. “Questo è il motivo principale per cui le persone hanno deciso di scendere in piazza a protestare ed è un evento abbastanza anomalo in Ticino dove di solito le proteste sono molto rare”, ha sottolineato.

“Una situazione che va avanti da troppo”
Il Consiglio federale – come spiegato in conferenza stampa mercoledì – ha deciso di estendere il certificato Covid per evitare una chiusura generalizzata, come già avvenuto durante le due ondate pandemiche. La motivazione, però, non convince Morandi. “Ci hanno detto tante cose da quando è iniziata la pandemia, questa è una situazione che va avanti ormai da due anni e dicono sempre che le cose miglioreranno ma ci troviamo nella situazione in cui c’è la minaccia di un secondo confinamento e questo è il pretesto per convincere le presone a vaccinarsi”.

“Dovevano evitare misure eccezionali”
La campagna di vaccinazione, però, non avanza esattamente ai ritmi sperati a gennaio. “La soluzione più ragionevole che si doveva adottare da subito era proteggere e tutelare le persone più a rischio, tra cui anziani e persone con patologie pregresse, senza ricorrere a misure eccezionali o a chiusure totali”, ha concluso Morandi.

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