
Dopo il caso di Liliane Tami, un altro candidato in lista per le elezioni comunali viene espulso dal proprio partito per aver espresso simpatie nazi-fasciste. Si tratta di Luca Stacchi, candidato per la Lega dei ticinesi al Consiglio comunale di Locarno. “La Lega dei Ticinesi-UDC-Indipendenti di Locarno si distanzia in modo categorico dalle affermazioni poste sui social dal proprio candidato”, sottolinea la sezione locarnese della Lega in una nota diramata questa mattina. “Pur mantenendo ognuno la propria vocazione, l’azione comune mira a contribuire allo sviluppo della città orientata al futuro, dove tutti i cittadini si sentono parte attiva nell’affrontare nuove sfide a favore di una Locarno pronta a valorizzare il proprio territorio e la propria immagine. Le vergognose dichiarazioni di Luca Stacchi rappresentano un’offesa nei confronti di tutti questi cittadini”.
Il post incriminato
In un post pubblicato il 14 marzo su Facebook, ancora visibile sul social network, Stacchi ha lodato il lavoro dei dittatori “Stalin, Mussolini e Adolf” verso il proprio popolo. “Questi personaggi non hanno mai lasciato mancar niente, si con razioni di guerra, però tutti mangiavano”. Nello stesso post Stacchi ha anche attaccato i membri del Governo ticinesi, inclusi i consiglieri di Stato leghisti Gobbi e Zali. ”Ora con le zecche rosse al comando il Ticino è in povertà e siamo al 15 del mese, il popolo sovrano non ha più soldi”.

“Decisione unanime”
Da noi raggiunto il municipale Bruno Buzzini ha spiegato che la decisione è stata unanime in seno al partito ed è stata presa immediatamente dopo la segnalazione di diversi candidati e parlamentari dello stesso movimento. “È una brutta pubblicità all’impegno che si stanno prendendo tutti gli altri candidati. Ci distanziamo da idee completamente estranee al nostro partito”. Anche sulle dichiarazioni contro i consiglieri di Stato leghisti, Buzzini è categorico. “È inammissibile che un candidato critichi i propri consiglieri di Stato”. Stacchi è stato informato della decisione, “ha capito e ha compreso che forse è andato un po’ lungo”, spiega Buzzini. Il candidato è stato espulso dal partito, ma per legge non può più essere stralciato dalla lista in quanto ormai definitiva.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata