Ticino
Sicurezza a Lugano, "È troppo semplice dare la colpa alla sola Polizia"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
16 ore fa
La Federazione Svizzera Funzionari di Polizia sezione di Lugano prende posizione in merito alla sicurezza a Lugano alla luce dei recenti fatti di cronaca. "Il problema della violenza giovanile ha radici più profonde".

La rissa in Pensilina il 1. agosto, quella nei pressi della foce del Cassarate il 2 agosto e il giovane che lunedì sera ha dato in escandescenze in via Guglielmo Marconi, dietro al McDonald’s di Lugano. Sono gli ultimi episodi di cronaca registrati nel Luganese che hanno riportato al centro dei riflettori due temi: quello della sicurezza e del disagio giovanile. Ma "dar la colpa alla sola Polizia è troppo semplice", scrive la Federazione Svizzera Funzionari di Polizia sezione di Lugano in una nota intitolata "riflessione sulla sicurezza a Lugano". Lo fa precisando che "la presenza sul territorio della polizia contribuisce ad aumentare la percezione di sicurezza soggettiva ma certo non risolverà il problema della violenza giovanile che invece ha radici più profonde".

"L'equilibrio tra istinto e razionalità"

L’essere umano, viene spiegato, "è per natura istintivo: reagisce impulsivamente agli eventi. Solo in un secondo momento subentra la ragione che consente un’analisi lucida e ponderata dei fatti. È proprio questo equilibrio tra istinto e razionalità - che molti non hanno - che dovrebbe permettere di fare delle riflessioni a mente fredda ed evitare che l’impulsività del momento sfoci di fatto in sentenze a priori senza elementi e cognizioni di causa. Nel recente passato, a titolo di esempio, possiamo citare la pandemia dove anche il quell’occasione in molti si sono improvvisati esperti di medicina dispensando consigli anche ai medici stessi".

Dito puntato contro i politici in cerca di visibilità

"Da questa premessa", continua la nota, "vuol nascere una riflessione su alcuni temi legati alla sicurezza nella città di Lugano che, negli ultimi tempi, vengono sollevati e strumentalizzati in maniera poco costruttiva da privati cittadini (pochi) oppure da esponenti politici in cerca di visibilità mediatica. L’esprimersi pubblicamente sostenuti solo da affermazioni sommarie o emotive, altro non fa che incutere ancor più timore nelle persone e danneggia l’immagine di un’istituzione che quotidianamente opera a favore e nell’interesse della comunità".

"Nonostante la presenza il 'fattaccio' è accaduto"

"Sebbene i dati a livello statistico indichino Lugano come una delle città più sicure della Svizzera, oggi la percezione soggettiva si discosta dalla realtà oggettiva. Lugano è un importante polo attrattivo per i giovani e oggi – così come altre città – è confrontata con un problema di ordine pubblico per la quale servono adeguate prese a carico e soluzioni concrete, messe in atto da specialisti e non da improvvisati esperti di sicurezza. Limitarsi ad invocare a mezzo stampa presidi, per altro già in essere da diversi mesi, è troppo semplice e riduttivo, dar la colpa alla sola Polizia altrettanto". La prova "la si trova nella sera del 1. di agosto dove vi era un importante dispiegamento di forze concentrato nel centro cittadino ma, nonostante la presenza visibile, appiedata e motorizzata ed un presidio che ha permesso alle forze dell’ordine di essere sul posto in meno di un minuto, il 'fattaccio' è comunque accaduto".

La polizia, "un presidio fondamentale per il territorio"

La Polizia cittadina, "così come strutturata al giorno d’oggi, rappresenta un presidio fondamentale per il territorio, assicurando una presenza capillare e costante di uomini sul terreno e soprattutto è pronta a discutere seriamente dei problemi della città. Proposte innovative o scambi di opinioni da parte di rappresentanti politici o di privati cittadini, sono quindi accolte con estrema attenzione a condizione però che queste non siano un pretesto per apparire sui media soltanto con l’obbiettivo di trarne una maggiore visibilità a livello personale e/o a scopo elettorale o peggio ancora fomentare ancor di più la paura nelle persone".

"Il problema giovanile ha radici più profonde"

Stando alla sezione luganese della Federazione Svizzera Funzionari di Polizia "il problema, come da più parti invocato, dovrebbe essere analizzato in maniera più ampia e seria, coinvolgendo tutti gli attori interessati (comunali e cantonali) proprio perché il tema è molto più complesso di quello che appare a prima vista e non è risolvibile dalla sola polizia cittadina con la sua presenza sul territorio; questo contribuirà sicuramente ad aumentare la percezione di sicurezza soggettiva ma certo non risolverà il problema della violenza giovanile che invece ha radici più profonde. Solo con meno proclami e con una presa a carico coscienziosa i cittadini luganesi potranno godersi la loro città, sia di giorno che di notte, in sicurezza e tranquillità".