Ticino
“Siamo il cantone con l’incidenza più elevata”
Immagine CdT
Immagine CdT
La situazione epidemiologica nel nostro Cantone peggiora e secondo il medico cantonale “non si è mai vista un’impennata dei casi di questa portata”. Zanini sul vaccino: “Capisco i dubbi, ma vi assicuro che serve”. Ammessi i ritardi burocratici ma il Cantone chiede pazienza e comprensione

Omicron avanza a spasso spedito. Nel nostro Cantone si segnano record di contagi mai visti da inizio pandemia, iniziata ormai due anni fa. Mercoledì, lo ricordiamo, si sono registrati oltre 2mila contagi mentre tra ieri e oggi, purtroppo, ben sei decessi. Il medico cantonale Giorgio Merlani e il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini hanno confermato l’andamento negativo in Ticino e chiedono pazienza e comprensione per i ritardi accumulati nella comunicazione del contact-tracing. Nei prossimi giorni verrà nuovamente ampliato il sistema di tracciamento e aprirà un nuovo drive-in a Rivera. Da lunedì invece inizieranno le vaccinazioni ai più piccoli. Merlani: “Sono preoccupato, mi appello a tutti: proteggetevi”. Zanini: “Il vaccino, vi assicuro, serve e per fortuna c’è”.

I dettagli della conferenza stampa:

LIVE

FINE CONFERENZA STAMPA

11:32 - “In questa fase non sarebbe meglio dare più risalto al numero di ospedalizzati e morti rispetto ai contagi?”
Merlani: “Per noi sono importanti perché dà l’immagine di quello che rischia di essere. I numeri sono saliti e sono importanti e questo non ha portato a misure immediate ma aspettare l’impatto sugli ospedali e non preoccuparsi di quello che avviene prima di un’ospedalizzazione non è saggio”.

11:30 - “Nel caso volessi vaccinare mio figlio ma non so se ha fatto il Covid, come è possibile?”
Zanini: “Se non si sa se il bambino ha già fatto la malattia è necessario fare il sierologico e in questo momento è a carico dei genitori. Il Ticino ha chiesto a Berna che si prenda a carico il costo (circa 50-100)”.

11:23 - “I bambini che hanno già fatto la malattia possono essere vaccinati dopo 4 mesi o è sconsigliato? Bisogna continuare ad essere prudenti ma cosa risponde ai genitori che hanno firmato la petizione per chiedere la revoca dell’uso delle mascherine?”
Zanini: “Se non solo dei malati cronici e non hanno contatti stretti con persone fragili la vaccinazione non è raccomandata. Un genitore può chiedere nonostante la non raccomandazione di vaccinare il bambino ma in quel caso lì il termine di attesa è di 4 mesi dopo la malattia e sarà il pediatra a valutare se farla o meno. La vaccinazione è tecnicamente possibile”
Merlani: “Posso capire che sia difficile vedere i bambini con la mascherina sulla bocca, non si tratta di una portata politica ma di una misura sanitaria. Abbiamo un virus altamente trasmissibile per il quale adesso c’è un enorme incertezza. Le mascherine vengono utilizzate da anni nei bambini, non danno un problema di salute le mascherine in quanto tali. Sono misure che sono state studiate. Io non ho mai visto un bambino ospedalizzato perché portava la mascherina”.

11:21 - “Negli ospedali di Zurigo e Ginevra metà delle persone che vengono ricoverati poi scoprono di avere il Covid in ospedale, succede anche in Ticino? Vengono contati negli ospedalizzati per Covid?”
Merlani: “Da noi non è il 50%, mi dicono che ce ne sono vari ma dipende un po’ come vengono registrati ma la maggior parte di loro devono essere isolati e quindi occupano posti Covid”.

11:20 - “Quante persone sono in isolamento o in quarantena?”
Merlani: “Esattamente non lo sappiamo, ci sono circa 15mila persone in isolamento e circa 22mila in più in quarantena”

11:20 - DOMANDE

11:19 - Direttive per chiudere gli accessi case anziani e ospedali
Le direttive per chiudere gli accessi alle case anziani e ospedali vengono prolungate di due settimane.

11:12 - Da lunedì si vaccinano i più piccoli
È un vaccino diverso perché si tratta di un vaccino pediatrico, questo prodotto è dedicato unicamente a questa fascia d’età e il prodotto consiste in due dosi. Lunedì partiranno le somministrazioni. Per chi è indicato il vaccino? La raccomandazione della confederazione identifica due gruppi, ovvero da una parte i bambini malati con una malattia cronica e i bambini che vivono in casa con delle persone (es. genitori, fratelli) che nonostante la vaccinazione non sono sufficientemente protetti (per es. persone con immunodeficienza). È possibile però, se i genitori lo desiderano, vaccinare chiunque con una eccezione molto importante: i bambini che hanno già fatto la malattia (a meno che non rientrano nei primi due casi). A differenza della vaccinazione degli adolescenti, in questo caso ogni pediatra vaccina solo i suoi pazienti, per chi non trova il suo pediatra nella lilsta o per chi non ritiene necessario andare dal pediatra per la vaccinazione sarà possibile farlo a Giubiasco in giornate dedicate esclusivamente ai bambini. Da lunedì sarà possibile iscriversi.

11:06 - Alcune cose da sottolineare
Se una persona è positiva e ha l’appuntamento di richiamo è invitato a disdire l’appuntamento e si può gestire tramite cellulare. Chi si è vaccinato con un vaccino non omologato in Svizzera, dopo quattro mesi possono ottenere un richiamo con Pfizer o Moderna ma in questo caso ci vuole una prescrizione medica.

11:01 - Vaccinati e non vaccinati ospedalizzati nella settimana di Natale a Capodanno
Bisogna fare una proporzione. La situazione mi sembra evidente, ci sono molte più persone non vaccinate rispetto a quelle vaccinate. Guardando i numeri possiamo dire due cose: nella settimana di Natale e Capodanno chi non è vaccinato ha avuto un rischio nettamente più elevato di finire in ospedale: il rischio è di 15/20 volte superiore rispetto ai vaccinati. Insomma, se non avessimo avuto la vaccinazione il numero di ospedalizzati sarebbe stato almeno 5 volte superiore, ciò vuol dire che nella settimana di Natale invece di avere 708 persone ricoverate ne avremmo avuto 3’700 e nella settimana di Capodanno ne avremmo avute 3’150. Queste due conclusioni sono molto chiare e ci portano a dire che il vaccino per fortuna c’è, ci sta aiutando molto.

11:00 - “Il vaccino serve?”
Ecco i dati delle persone ospedalizzate in Svizzera e ricordiamo che c’è un ritardo dalla diagnosi di una settimana quindi la settimana di natale riguarda Delta mentre quella di Capodanno riguarda piuttosto Omicron. Non stupirà nessuno che si ha una relazione con l’età, ma l’attenzione deve andare sul numero rilevante di persone giovani che in queste settimane sono state ospedalizzate. Ma quante sono vaccinate e quante non lo sono? Non possiamo accontentarci di confrontare il numero assoluto.

10:57 - Parla Giovan Maria Zanini
La campagna di vaccinazione prosegue come avevamo sperato, sono stati effettuati 105mila richiami ma la domanda in questi giorni è se tutto questo sforzo sia servito a qualche cosa. Conosciamo sicuramente tutti qualcuno che in questi giorni ha sviluppato la malattia nonostante due o tre dosi di vaccino, la gente si chiede - comprensibilmente - se il vaccino davvero funzioni e comprensibilmente a maggior ragione se pensiamo che nelle ultime settimane abbiamo dovuto anticipare la somministrazione del richiamo (4 mesi ndr.).

10:54 - “Sono preoccupato”
La diffusione è seria e i numeri sono preoccupanti. Le regole rimangono le stesse: limitare, testare, proteggere e vaccinare. Invito a evitare i contatti inutili ma non vi nascondo che ho molta preoccupazione. Attenzione a tutti, proteggetevi e proteggete chi vi sta vicino. Il vaccino è utile, con Omicron protegge anche per il decorso in ospedale e mi appello alla responsabilità di tutte le persone che hanno un ruolo dirigenziale: con i numeri di positivi che abbiamo potrebbero esserci numeri importanti di assenze nei posti di lavoro ma prima di tutto proteggete i vostri collaboratori, ricordate che vale l’obbligo del telelavoro ma invito a mettere a disposizione le misure di protezione e cercate di riflettere come poter mantenere in piedi le attività con minore forza-lavoro perché è probabile che nelle settimane a venire ci saranno molti casi positivi in isolamento.

10:51 - Isolamento e quarantena
Ci sono ancora dei dubbi ogni tanto. Isolamento è il termine che viene utilizzato per la persona malata, portatore o portatrice del virus e la persona è contagiosa. In Svizzera vale la regola dei dieci giorni dall’apparizioni dei sintomi, la quarantena è la persona che è stata in contatto stretto ed è per definizione sana e non ha sintomi, ed è potenzialmente a rischio di sviluppare la malattia.

10:49 - Nuovo drive-in a Rivera
Questo fine settimana verrà ampliato un nuovo drive-in a Rivera dove prevediamo di riuscire a fare circa 500 tamponi al giorno e sarà possibile avere test rapidi e PCR.

10:45 - Inevitabili ritardi
È chiaro che ci sono dei ritardi dovuti all’impennata dei casi, sono anche cambiate anche le procedure e lo abbiamo fatto per raggiungere a tempo debito le persone in isolamento ma abbiamo giorni e giorni di ritardo, chiedo pazienza alla popolazione e stiamo lavorando per partire lunedì con gli studenti della Supsi che ci aiuteranno a contattare delle persone che ci siamo persi. Ciò vuol dire che da lunedì le persone positive verranno contattate dal contact tracing, le altre invece saranno gestite dagli studenti che durante la pausa del semestre si mettono a disposizione per fare questo lavoro. Se avete dubbi ci sono tutte le informazioni disponibili sul sito e avere veramente pazienza.

10:43 - Omicron molto contagiosa
Omicron si espande in maniera molto veloce, ormai in Ticino è il 95% dei nuovi casi registrati.

10:42 - Ospedalizzazioni crescono
Quello che è importante è che le ospedalizzazioni stanno seguendo un aumento ma non è ancora così facile capire come sarà l’andamento e capire lo stato delle cose. Ci sono degli studi a livello internazionale che parlano di una minor gravità di Omicron, ma ad ogni modo dobbiamo fare attenzione perché le ospedalizzazioni stanno salendo. I pazienti nelle cure intense aumentano ma in modo più lento. Su 11 persone in terapia intensiva solo 2 sono vaccinate.

10:38 - “Una crescita mai vista”
Abbiamo avuto una crescita prima di Natale che non si è mai vista. Vuol dire che ogni due giorni abbiamo avuto un raddoppio dei casi, è da sottolineare nell’impatto nella popolazione e il sistema ha dovuto adattarsi velocemente e per questo chiedo pazienza e comprensione. Quello che è importante è che le ospedalizzazioni stanno seguendo un aumento ma non è ancora così facile capire come sarà l’andamento e capire lo stato delle cose. Ci sono degli studi a livello internazionale che parlano di una minor gravità di Omicron, ma ad ogni modo dobbiamo fare attenzione perché le ospedalizzazioni stanno salendo.

10:30 - Parla Giorgio Merlani
Nel canton Ticino da giorni ci sono più di mille casi al giorno. Siamo il cantone con l’incidente più elevata, la situazione però peggiora anche in tutto il resto della Svizzera. Nella prima ondata i test al giorno erano circa 500, nella seconda ondata erano circa 1’500 e nell’ondata attuale siamo saliti in una maniera molto veloce a farne quasi 4’500 al giorno e questo per rispondere all’evoluzione rapidissima che c’è stata e malgrado questo la percentuale dei positivi è salita (è al 40%, ndr.). È importante sottolineare che abbiamo meno del 10% delle persone risultate positivi che sono sopra i 60 anni e questo spiega almeno anche in parte il fatto che non abbiamo un tasso di ospedalizzazioni così elevato. Omicron è da tenere in considerazione seria, non bisogna abbassare la guardia.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata