Ticino
“Si obblighi il personale egoista a vaccinarsi”
Immagine CdT
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Redazione
2 anni fa
Massimo Suter, presidente di GastroTicino, ha cambiato idea e ora spinge sulla politica: “Per una volta la Svizzera faccia da ariete e prenda decisioni chiare”

Se a inizio settembre Massimo Suter, presidente di GastroTicino, era contrario all’introduzione del Covid pass e scettico riguardo alla campagna di vaccinazione del Cantone e di Berna, oggi la sua posizione è completamente stravolta. A Ticinonews, infatti, ha dichiarato addirittura che “Berna dovrebbe obbligare il personale della ristorazione a vaccinarsi”. “Mi sono vaccinato per proteggere me stesso, chi mi sta vicino e per difendere l’azienda per cui lavoro”, sottolinea Suter. E ammette: “Ora la situazione è cambiata e così anche il mio pensiero”, tanto da condividere i dubbi espressi dal Medico cantonale Giorgio Merlani sulla gestione della pandemia.

“Allora la situazione epidemiologica era diversa”
Una presa di posizione alquanto insolita per Suter che oggi ammette: “Da alcune settimane il mio pensiero è fondamentalmente cambiato rispetto a quanto dicevo a settembre”. Suter, infatti, era assolutamente contrario all’introduzione del pass per la ristorazione, ma “perché la situazione epidemiologica era totalmente diversa”. Ora siamo di nuovo ai piedi della scala e il settore quindi “si trova con un’incognita”. La preoccupazione per il presidente di GastroTicino è oggi soprattutto legata al personale: “In Svizzera non vige nessun obbligo di vaccinazione generale”. Per Suter, però, “non è più accettabile” che le aziende rischino di “dover chiudere perché una parte di personale egoista non vuole vaccinarsi mettendo a repentaglio tutto il sistema”.

“Obbligo vaccinale unica via percorribile”
Un’altra volta quindi gli attori della ristorazione bussano alla porta della politica. “Vogliamo un orizzonte temporale definito e chiaro per cui si possa lavorare in estrema tranquillità. Per questo chiedo alla politica di chinarsi sulla vaccinazione del personale, chiedo che trovi una soluzione in questo senso”. L’obbligo per il presidente di GastroTicino “è sicuramente una se non l’unica via percorribile” perché porta con sé “un interesse di tutta la socialità”. Non usa mezzi termini, quindi, e ribadisce più volte che secondo lui “l’unica soluzione è introdurre l’obbligo vaccinale per il personale” e sottolinea: “Quelle soluzioni prese che vedono le mascherine obbligatorie per il personale non hanno ragione di esistere”.

Regime attendista, “ma ora basta”
La Confederazione, lo ricordiamo, l’altro ieri ha deciso di non prendere ulteriori misure per contrastare la pandemia. E su questo aspetto Suter non usa mezzi termini: “In Svizzera abbiamo un regime attendista, sarebbe ora però che faccia da ariete e che prenda decisioni chiare”. I rischi per il settore sono diversi: non solo un ipotetico lockdown ma anche un’impossibilità a svolgere le attività “a causa del personale non vaccinato”, qualora venisse introdotto un obbligo vaccinale fra gli operatori del settore.

“C’è preoccupazione”
La situazione epidemiologica sfavorevole con la quale siamo confrontati negli ultimi giorni, infatti, spaventa un po’ tutti, soprattutto viste le esperienze di chiusura del passato. Le restrizioni sono state sofferte dal settore gastronomico e oggi il futuro non sembra troppo roseo. Tante aziende, per esempio, hanno già annullato cene aziendali e grandi raduni natalizi. “C’è preoccupazione perché ancora una volta ci ritroviamo con un futuro non definito, quindi aspettiamo di capire in che modo si vuole muovere il mondo politico affinché si possano programmare le festività di Natale”, conclude Suter.

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