
La Curia vescovile “ha preso atto" della sentenza emessa oggi "nei confronti del Presbitero arrestato nell'agosto del 2024". Il riferimento è a don Rolando Leo, condannato oggi a 18 mesi sospesi per quattro episodi di atti sessuali con fanciulli, tre episodi di coazione sessuale e un episodio di atti sessuali con persone inette a resistere. In serata l'amministratore apostolico, Mons. Alain de Raemy, ha espresso la vicinanza “sua personale e della Diocesi” alle persone coinvolte negli episodi, condividendo con loro, i loro familiari “e tutti coloro che sono toccati da questa vicenda dolorosa la sofferenza vissuta", e assicurando "la costante disponibilità di ascolto e di supporto”.
Prosegue l'indagine canonica
Per quanto concerne la situazione attuale del Presbitero, si legge in una nota stampa, "proseguono l'indagine canonica nei suoi confronti e le opportune valutazioni circa la sua prossima residenza".