
Il Municipio di Bellinzona prende nuovamente posizione sulla gestione della pandemia alla casa anziani di Sementina, dopo che negli scorsi giorni sono stati inoltrati nuovi atti parlamentari (da parte di Verdi, UDC e Lega) inerenti a un rapporto dell’Ufficio del medico cantonale, che faceva stato di criticità nella gestione all’interno della struttura la scorsa primavera. “Diversamente da quanto lasciato intendere da talune domande, l’autorizzazione all’esercizio non è mai venuta meno per nessuna delle quattro strutture della Città”, ribadisce l’Esecutivo in una nota odierna.
Competenze limitate per il Municipio
Le autorità municipali sottolineano ancora una volta che la gestione e l’amministrazione delle strutture che accolgono ospiti anziani “sono disciplinate da disposizioni cantonali e sottostanno in larga misura alla vigilanza di questi”. Da questo punto di vista dunque il Municipio ha “competenze assai limitate”. Malgrado l’avvio da parte del Ministero pubblico di un procedimento penale, ancora in corso, l’Esecutivo ricorda che “nessuno degli operatori, responsabili o altri, è stato sospeso e nessuna indicazione in questo senso è ad oggi arrivata al Municipio dai competenti gremi cantonali”. Il Municipio non vede pertanto motivo “di rivedere quanto già indicato in sede di Consiglio comunale” riguardo alla posizione dei propri collaboratori. Lo stesso vale per la carica ricoperta dal capo-dicastero Sanità e socialità Giorgio Soldini.
Si attende l’esito del procedimento penale
In un momento di grave crisi sanitaria, con la pandemia ancora in corso che in questa seconda ondata “ha provocato la morte di oltre 220 anziani ospiti nelle diverse strutture del Cantone”, l’Esecutivo non intende “disputare le considerazioni gestionali-tecnico-sanitarie” sviluppate dal rapporto dell’Ufficio del medico cantonale poiché “non è compito né competenza di un esecutivo comunale”. L’Esecutivo rimanda dunque al lavoro degli organi e delle persone preposte che “faranno certamente le loro osservazioni e contestazioni nelle sedi amministrative e soprattutto giudiziarie”. Al termine, si spera presto, di questa crisi pandemica, “potranno certamente essere tirate le somme con le cifre, le valutazioni e i confronti anche a livello cantonale e, magari,federale”. In attesa di conoscere l’esito del procedimento penale, l’Esecutivo esprime riconoscenza al personale della casa anziani. “In questo difficile momento tutti gli sforzi e l’impegno dei collaboratori delle case anziani della Città sono concentrate nel preservare la salute e assicurare la presa a carico degli oltre 270 ospiti con l’obiettivo di continuare ad evitare contagi e, come fatto fortunatamente con successo fino a questo momento della seconda ondata pandemica, con nessun decesso” conclude l’Esecutivo.
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