
Il difficile contesto internazionale, l’energia, i trasporti e la situazione delle finanze pubbliche ticinesi sono stati al centro dei lavori dell’Assemblea generale ordinaria della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti), tenutasi oggi all’Espocentro di Bellinzona. Un'occasione per il presidente della camera, Andrea Gehri, per lanciare un appello al Consiglio di Stato a intraprendere delle riforme con coraggio, ma anche per presentare la sua ricetta in sette punti per risollevare i conti del Cantone. "La situazione finanziaria del Ticino è preoccupante", spiega Gehri ai microfoni di Ticinonews. "I nostri appelli sono soprattutto legati a un migliore utilizzo delle risorse. Occorre anzitutto risparmiare, e il risparmio deve essere affrontato attraverso il blocco delle assunzioni, il pensionamento e la sostituzione dei partenti solo al 50%, ma anche attraverso una riforma del sistema sanitario e una revisione totale dei sussidi cantonali".
Il capitolo viabilità
Ospite d'onore della serata il consigliere federale Albert Rösti, a cui abbiamo chiesto lumi circa il collegamento A2-A13 tra Locarno e Bellinzona e l’ampliamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio. Progetti, questi, inseriti nello studio presentato dal Politecnico di Zurigo che fissa le priorità per quanto riguarda le infrastrutture stradali. "È un po’ prematuro parlarne adesso, perché lo studio è stato appena presentato", afferma Rösti. "Lo discuteremo in Consiglio federale e in gennaio decideremo concretamente quali progetti vorremo mettere in consultazione e sottoporre poi al Parlamento". In ogni caso "prevedo che si andrà in questa direzione, anche alla luce dell’aumento del traffico in Ticino".
Il completamento di AlpTransit
La prosecuzione del progetto AlpTransit a sud di Lugano non rientra invece nelle priorità. Tuttavia, quello ferroviario nord-sud è un asse importante. Ci si chiede se non si stia perdendo un’occasione... “Non siamo ancora in grado di dire che cosa ci sarà in tutto il dossier sul traffico", replica il direttore del DTAEC, specificando che questa linea "non sarà comunque una priorità, perché è molto costosa e complicata da realizzare, con un tunnel sotto al lago. Abbiamo dei mezzi limitati e decisamente troppi progetti in tutta la Svizzera". Alla fine, in ogni caso, "sarà la politica ad avere l’ultima parola", conclude Rösti.