
Il Ticino si trova agli ultimi posti per volume di investimenti infrastrutturali previsti a livello nazionale, ma sul fronte delle strade e delle autostrade emergono progetti considerati prioritari per il periodo 2025-2045. È quanto evidenzia la perizia del Politecnico federale di Zurigo, presentata a Berna, che quantifica in circa 2,3 miliardi di franchi gli investimenti destinati alla “zona meridionale”, pari al 6% del totale. Nel complesso, per realizzare i circa 500 progetti presi in esame – tra strade, ferrovie e agglomerati – sarebbero necessari quasi 113 miliardi di franchi, una cifra nettamente superiore alle risorse previste dal Dipartimento federale dei trasporti (DATEC): 9 miliardi per le strade nazionali, 14-24 miliardi per la ferrovia e 7,5 miliardi per i progetti d’agglomerato. Per questo motivo, la perizia ha individuato una selezione di opere considerate finanziariamente sostenibili, pari a un volume compreso fra 27,7 e 37,7 miliardi.
Ferrovie: solo Locarno
Per quanto riguarda la ferrovia, gli interventi futuri a sud delle Alpi sono limitati. Dopo i grandi progressi di Alptransit e l’apertura della galleria di base del Ceneri, che ha rivoluzionato i collegamenti regionali come la tratta diretta Lugano-Locarno, la perizia non prevede la prosecuzione del progetto a sud di Lugano. Gli ampliamenti restano confinati alla stazione di Locarno, con la realizzazione di un marciapiede supplementare come unico progetto prioritario.
Autostrade: Lugano-Mendrisio nodo centrale
Ben diversa la situazione per la viabilità stradale. I problemi di capacità dell’A2 tra Lugano Sud e Mendrisio sono considerati critici. La perizia propone entro il 2045 un ampliamento del tratto, da integrare con la viabilità cantonale e con il traffico lento. L’obiettivo è aumentare la capacità, riorganizzare il tracciato e migliorare la sicurezza, alleggerendo la pressione sulla mobilità urbana dell’area luganese.
A2-A13 e agglomerati
Un altro progetto ritenuto prioritario riguarda il collegamento Bellinzona-Locarno (A2-A13). Secondo gli esperti, si tratta di una soluzione “vantaggiosa e prioritaria”, che eliminerebbe colli di bottiglia, decongestionerebbe gli insediamenti del Piano di Magadino e migliorerebbe la sicurezza. Tra i progetti d’agglomerato segnalati vi sono la Viabilità Basso Malcantone (con le gallerie di Magliaso e Pura), l’Agglobus Lugano Centro-Pian Scairolo e l’estensione di percorsi pedonali e ciclabili nel Locarnese. Positivamente giudicati anche gli investimenti per il trasporto pubblico locale, in particolare quello su autobus.