Chiasso
Questione migranti, dal Ticino parte una lettera verso Berna
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 anni fa
La Deputazione ticinese alle Camere ha inoltrato una missiva a Berna in cui si evidenziano problemi e preoccupazioni legati al centro richiedenti d'asilo di Chiasso, nelle ultime settimane al centro di discussioni fra politica, cittadini e autorità.

La convivenza con i migranti a Chiasso si fa sempre più complicata, con circa cinquanta interventi al mese legati ai richiedenti l’asilo, 300 dall'inizio dell'anno. Una situazione di disagio che mette la Polizia sempre più sottopressione, creando al contempo un forte malcontento nella popolazione e fra i commercianti, arrivando anche alle orecchie della stampa d'oltralpe. Anche se qualche giorno fa il sindaco Bruno Arrigoni ci aveva parlato di "piccole cose, queste nel loro insieme cominciano a dare fastidio e non sono da sottovalutare". A essere preoccupata c'è anche la Deputazione ticinese alle Camere, che - a seguito di un incontro con le autorità in cui sono stati evidenziati problemi di ordine pubblico - ha scritto al Consiglio federale in merito al numero di migranti che attualmente affolla il sud del nostro Cantone. Lo riporta la RSI, dove si legge che la lettera è partita oggi in direzione di Berna. 

Cosa si chiede

Nella missiva, la Deputazione chiede un intervento del Governo al fine di evitare che il sud del Ticino si ritrovi saturo e incapace di una gestione efficace del flusso di richiedenti d'asilo. Ai microfoni della RSI, la capodicastero sicurezza Sonia Regazzoni ha spiegato che tutti e tre i comuni coinvolti del Basso Mendrisiotto "avevano stipulato con la Confederazione un accordo per ospitare 350 persone a Pasture e a Chiasso". Un numero ritenuto già elevato per la regione in questione, senza contare che a dicembre "siamo arrivati a 600. Ora oscillano tra i 550 e i 600". Ma il problema principale riguarda il fatto che la notte, spesso e volentieri, i migranti non rientrano nei centri, "nessuno sa bene cosa fanno. Poi mancano le basi legali per contrastare i reati commessi: furti e danneggiamenti, ma anche atteggiamenti molesti e liti". A farle eco c'è anche il consigliere nazionale Alex Farinelli, secondo il quale eventi simili "disturbano la popolazione e rischiano di compromettere la solidarietà che Chiasso ha sempre dimostrato nel corso degli anni". Il rischio, sempre secondo Farinelli, è che senza una risposta "le persone diventano più intransigenti e in qualche modo meno propense ad accettare queste persone nel nostro Paese". Anche il consigliere nazionale Fabio Regazzi è dello stesso avviso e afferma che ora quello che ci si aspetta dal Consiglio federale è che "agisca rapidamente e con misure incisive riducendo il numero di asilanti che si trovano nel Mendrisiotto e mettendo a disposizione maggiori risorse finanziarie per gestire il problema. Infine, creando basi legali per adottare misure che vadano a colpire gli asilanti che disturbano fuori dai centri".