
“Sembra quasi che qualcuno sia stato colpito da una sindrome di persecuzione, ma in realtà sono usciti dei dati e delle riflessioni volti a sapere se questo progetto – il cui costo è lievitato – è effettivamente risolutivo per il traffico”. Così il consigliere agli Stati democentrista Marco Chiesa, ospite a Ticinonews, ha replicato alla deputata Plr Natalia Ferrara, la quale ha accusato l’Udc di fare propaganda sulla Rete tram-treno del Luganese, dopo che il capogruppo Sergio Morisoli ha confermato l’intenzione di chiedere domani in aula il rinvio in commissione per ulteriori approfondimenti. “Personalmente, non vorrei che i calcoli legati alla capacità attestassero il fatto che l’opera necessita di ulteriori investimenti", ha aggiunto il "senatore" ticinese. Se così fosse "dovremmo saperlo prima e ritengo sia giusto avere una visione complessiva di questo progetto in termini di costo, efficacia ed efficienza. Io sostengo l'opera, se risponde alle esigenze del Luganese”.
"La questione merita una riflessione"
Qualcuno parla di azione contro Claudio Zali... “Oggi ogni cosa detta che concerne un consigliere di Stato sembra fatta a misura del consigliere stesso", prosegue Chiesa. "In realtà, nel caso di una frequenza troppo bassa e di una capacità in prospettiva insufficiente per poter risolvere i problemi del traffico, ci troveremmo in una situazione non ottimale dopo un investimento da 800 milioni. Credo che ciò meriti una riflessione".
