Ticino
Preventivo 2026, critiche dai quotidiani ticinesi
©Gabriele Putzu
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Redazione
5 ore fa
Gli editoriali di oggi evidenziano le responsabilità del Governo cantonale (e non solo) per l'attuale situazione finanziaria. Righinetti: "Un Consiglio di Stato visibilmente privo di fiducia". Ritzer: "L'Esecutivo ha le sembianze di un pugile alle corde che cerca di evitare il knock-out".

Un disavanzo di 97,4 milioni e un debito pubblico che a fine anno supererà i 2,9 miliardi. Sono queste le principali cifre del preventivo 2026 del Cantone, documento presentato ieri dal Consiglio di Stato. Cifre che rivelano un Ticino in difficoltà e le cui responsabilità – scrive oggi nel suo editoriale il vicedirettore del Corriere del Ticino Gianni Righinetti – non vanno addossate unicamente all’Esecutivo, bensì “condivise con il Parlamento, quel gremio che, storicamente, ha elargito prebende a destra e a manca generando soddisfazione, sorrisi e, al momento giusto, voti”.

Un "grido d'allarme" da rivolgere al Governo

Secondo Righinetti, sperare adesso che a fare sacrifici sia il cittadino è un’illusione. Il richiamo deve invece essere rivolto a quel Consiglio di Stato “visibilmente privo di fiducia e incapace di scelte forti, come quella di uno stop temporaneo a questo preventivo in vista di un mese di crisi con partiti e alti funzionari per mettere in atto quelle mosse che non possono più essere procrastinate”.

Ritzer: "L'Esecutivo cerca di prendere tempo"

Critiche all’Esecutivo cantonale sono giunte anche da laRegione, dalle cui colonne il direttore Daniel Ritzer parla di un Consiglio di Stato che ha “le sembianze di un pugile aggrappato alle corde che cerca di evitare il knock-out, incapace di riprendersi dal pugno devastante arrivatogli in faccia domenica scorsa”. L’evidente volontà del Governo “è di prendere tempo nella speranza che qualche altra emergenza riesca a deviare l’attenzione dell’opinione pubblica, e in particolare quella degli iniziativisti vincitori alle urne il 28 settembre”. Una strategia, “tanto irresponsabile quanto autolesionista, che non può portare lontano”, conclude Ritzer.