
Il Consiglio di Stato ha presentato il preventivo 2026, un documento che riflette una situazione finanziaria cantonale ancora fragile, condizionata dall’incertezza economica internazionale e dalle recenti decisioni politiche federali. A incidere pesano in particolare i dazi doganali imposti dagli Stati Uniti e l’approvazione popolare di due iniziative sui premi di cassa malattia, che potrebbero generare a regime un onere di 350 milioni di franchi. Il preventivo 2026 prevede un disavanzo di 97,4 milioni di franchi, con un autofinanziamento di 134 milioni (46,2% del fabbisogno). Considerando investimenti netti per 290 milioni, il disavanzo totale sale a 156 milioni. A fine 2026 il debito pubblico supererà i 2,9 miliardi, mentre il capitale proprio resterà negativo per circa 360 milioni.
Freno all'indebitamento
Per rispettare il freno all’indebitamento, il Governo ha inserito ulteriori misure di riequilibrio finanziario per circa 120 milioni, che spaziano dal contenimento delle spese per il personale (non sostituzione del 10% dei partenti nei prossimi tre anni, esclusi docenti e OSC) alla riduzione di contributi e prestazioni in diversi settori. Le spese correnti aumentano comunque di 107 milioni (+2,6%), trainate dai contributi sociali, dagli aiuti alle famiglie, dai costi per ospedalizzazioni e per l’asilo. Sul fronte delle entrate, i ricavi correnti crescono di 104 milioni (+2,6%) grazie a sopravvenienze fiscali e a maggiori contributi federali e comunali. Non è stata invece prevista alcuna quota sugli utili della Banca nazionale svizzera.
Medio termine
Guardando al medio termine, il piano finanziario 2027-2029 mostra un peggioramento: il disavanzo potrebbe salire a 167 milioni già nel 2027 e superare i 300 milioni dal 2028, con autofinanziamento negativo. Per il Consiglio di Stato saranno quindi inevitabili ulteriori correttivi e un nuovo ciclo di risanamento dei conti.