
Il volto della mobilità nel Luganese si appresta a cambiare radicalmente. Il progetto “Porta Ovest” - come riportato anche dal Corriere del Ticino - è promosso dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) in collaborazione con il Cantone Ticino, la Commissione Regionale dei Trasporti del Luganese (CRTL) e i Comuni coinvolti, e mira a riorganizzare l’accesso all’agglomerato urbano di Lugano dalla piana del Vedeggio, migliorando la distribuzione del traffico e integrando la mobilità lenta. Il cuore dell’intervento riguarda le due bretelle che collegano la galleria Vedeggio-Cassarate all’area urbana: attualmente strutturate come semi-autostrade a senso unico, verranno declassate a strade cantonali a doppio senso di marcia. Un cambiamento che consentirà – tra le altre cose – di raggiungere direttamente l’incrocio di Cappella Due Mani dalla rotonda Vedeggio-Cassarate senza passare per il nodo delle Cinque Vie, con benefici immediati sul piano della fluidità del traffico. Il progetto prevede anche lo smantellamento di alcune infrastrutture obsolete, tra cui il “ricciolo” autostradale nei pressi del centro sportivo Valgersa e il bypass tra via Camara e via Nuova San Gottardo. Queste aree potranno così essere riconvertite ad aree verdi o agricole, in linea con una visione di maggiore integrazione paesaggistica.
Rotatorie, svincoli e piste ciclabili
Tra le novità principali, la realizzazione di una nuova rotonda chiamata “Valgersa”, che collegherà la futura bretella est a via San Gottardo e a Cappella Due Mani. Inoltre, è prevista la creazione di un semisvincolo per facilitare l’accesso alla zona industriale di Vezia, sfruttando una rampa provvisoria esistente. Il progetto integra anche un importante sviluppo della mobilità lenta: sono previste nuove piste ciclabili lungo le bretelle, collegate sia alla piana del Vedeggio che alla rete ciclabile dell’agglomerato urbano, incentivando spostamenti alternativi all’auto privata.
Un’opera da 49 milioni
Il costo complessivo dell’opera è stimato in 49,4 milioni di franchi, suddivisi tra i diversi livelli istituzionali: il Cantone contribuirà per circa 20,6 milioni, la CRTL (ovvero i Comuni interessati) per 14,6 milioni, l’USTRA per 13,3 milioni e la Confederazione – attraverso il Programma di Agglomerato (PAL3) – per circa 546 mila franchi. Il Comune di Vezia, per parte sua, investirà 450 mila franchi per il potenziamento della zona industriale. I lavori dovrebbero iniziare nel 2026 e svilupparsi in cinque fasi distinte nell’arco di circa tre anni. L’entrata in esercizio dell’infrastruttura è prevista tra il 2027 e il 2028.