
Mantenere temperature non troppo elevate in casa ed evitare per quanto possibile l'uso dei veicoli privati. Il Cantone ha pubblicato ieri le raccomandazioni, preventive, nel caso si innalzasse il livello delle polveri fini. Ma quanto è concreto questo rischio e quali sono i pericoli delle polveri fini? "Si tratta di un inquinante cancerogeno, quindi è importante rimanere al di sotto dei limiti, limitando le emissioni", ha spiegato a Ticinonews il collaboratore scientifico dell'ufficio dell'aria, del clima e delle energie Ivan Maffioli, che abbiamo incontrato a Bellinzona. Ricordando il limite di 50 microgrammi per metro cubo, l'esperto ha chiarito che il periodo più intenso è solitamente quello tra gennaio e febbraio, mentre al momento attuale non c'è da preoccuparsi. "Adesso la situazione è molto tranquilla, abbiamo avuto parecchia pioggia ed è anche generalmente ventilato". In queste condizioni "le polveri fini vengono disperse e le concentrazioni sono perciò basse". Quello diramato ieri è insomma un comunicato preventivo, per rendere attenti su quest'eventualità e sulle possibili contromisure.
80 all'ora in autostrada? Improbabile
Oltre ai comportamenti virtuosi da adottare ci ricordiamo tutti anche qualche misura introdotta dal Cantone in caso di superamento dei limiti, in particolare l'ottanta all'ora sull'A2. Negli ultimi anni, tuttavia, tale soluzione non è stata portata avanti perché i livelli sono stati più bassi. Siamo diventati più virtuosi? "Direi piuttosto che ciò è dovuto all'innovazione tecnologica nei vari settori, nelle economie domestiche con gli impianti di riscaldamento, ma anche nell'industria e nel settore delle automobili", ha concluso Maffioli. Quest'anno quindi niente 80 all'ora? "Come detto, da anni vediamo una tendenza alla diminuzione delle concentrazioni, quindi al momento è da ritenersi improbabile".
